Pontelandolfo – salvato un ASSIOLO

A lieto fine la storia di un assiolo

WhatsApp Image 2021-06-26 at 12.47.36L’assiolo, il gufetto Leotordo di Ron Weasley nella saga di Harry Potter, l’uccello che ha ispirato i versi di Giovanni Pascoli e Luigi Pirandello, secondo la Convenzione per la conservazione della fauna e della flora selvatiche e del loro ambiente naturale in Europa, meglio conosciuta come la Convenzione di Berna del 1979 (in vigore in Italia dal 1° giugno 1982), è una specie rigorosamente protetta. Il piccolo rapace notturno, rispetto alla civetta e al barbagianni, con i quali condivide la caccia notturna, oltre che per le dimensioni più piccole, si caratterizza per la presenza di due simpatici ciuffetti auricolari sulla nuca.

Spesso possiamo ammirarlo posato su cartelli stradali o su muretti bassi pronto a sferrare l’attacco alle sue prede predilette: piccoli mammiferi, rettili e invertebrati. Un giovane assiolo, spaesato tra le strade di Pontelandolfo, spaventato dalle auto in transito con il rischio di essere investito, grazie alla sensibilità e alla segnalazione di alcuni cittadini, che avevano notato la presenza del piccolo rapace, e grazie al pronto intervento degli agenti della Polizia Municipale, è stato tratto in salvo nei pressi della Chiesa di Santa Maria degli Angeli.

Supportati dal personale manutentivo del Comune, gli Agenti sono riusciti a recuperare il volatile, per poi metterlo in sicurezza e portarlo negli uffici della Polizia Municipale. Informati dell’accaduto, i volontari dell’oasi WWF della viciniore comunità di Campolattaro, sono accorsi per una valutazione dello stato di salute dell’animale. Dopo aver verificato l’assenza di ferite e averne constatato l’integrità fisica, l’uccello è stato delicatamente rimesso in libertà dai volontari tra gli alberi di pino affacciati nell’amena valle che degrada verso il torrente Alente.

Un’avventura a lieto fine, dunque, per il gufetto impaurito, che tira un respiro di sollievo tra le fronde delle piante per il pericolo scampato. L’uccello nato per essere libero, è ritornato a vivere la sua vita nel mondo che gli appartiene.

Gabriele Palladino