Pontelandolfo – quota di spettanza TEFA
La normativa vigente in materia, istitutiva del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi – T.A.R.E.S., ha confermato l’applicazione del tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente. Le disposizioni di legge istitutive del TEFA – “Tributo per l’Esercizio delle Funzioni di Tutela, Protezione e Igiene Ambientale” pone a carico dei Comuni la riscossione di tale tributo unitamente al ruolo della TARES e si stabilisce, altresì, che ai comuni spetta una commissione, posta a carico della provincia impositrice, nella misura dello 0,30 per cento delle somme riscosse, senza importi minimi e massimi. Il TEFA è essenzialmente un “tributo istituito dal Legislatore a fronte dell’esercizio delle funzioni amministrative di interesse provinciale, riguardanti l’organizzazione dello smaltimento dei rifiuti, il rilevamento, la disciplina e il controllo degli scarichi e delle emissioni e la tutela, difesa e valorizzazione del suolo”. Date le caratteristiche normative il TEFA è un tributo incassato dai singoli Comuni contestualmente alla tassa/tariffa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Il Comune di Pontelandolfo ha approvato i conteggi dai quali si desume l’importo complessivo di euro 4.488,43 da versare alla Provincia di Benevento, quale quota parte di spettanza del TEFA calcolata sulle somme incassate dall’Ente dal 1° gennaio 2019 a tutto il 30 giugno 2019 a titolo di accertamenti e riscossione coattiva TARSU degli anni 2009-2010-2011-2012, accertamenti TARES dell’anno 2013 e riscossione TARI degli anni 2014-2015-2016-2017-2018-2019. Il TEFA di Pontelandolfo aggiunto alle somme a carico degli altri settantasette comuni, costituiscono un fondo più o meno cospicuo nelle casse della Provincia per la cura del nostro ambiente, del nostro territorio ricco di storia e di bellezze, che oggi più che mai rappresenta una delle risorse più importanti per ricostruire il futuro sannita. E’ sotto gli occhi di tutti, purtroppo, la parabola discendente drammatica del Sannio, un territorio di anno in anno sempre più povero di abitanti, fortemente colpito dall’esodo giovanile verso altri mondi alla ricerca di quel benedetto lavoro che non si trova nella propria terra perché nella propria terra non c’è.
Gabriele Palladino