Pontelandolfo – Intere contrade senz’acqua

Intere contrade senz’acqua da diversi giorni

Il Sindaco Gianfranco Rinaldi alza la voce. I toni sono forti, la protesta è energica, non c’è più spazio per la comprensione. “L’interruzione dell’erogazione dell’acqua da diversi giorni alle località Malepara, Lombardara, Piana di Lanna, Pericurti, Ciommo Pesce, Santa Caterina – scrive il primo cittadino all’Alto Calore s.p.a. ente gestore della rete idrica locale -, tutt’ora in atto, senza, tra l’altro, conoscerne motivate cause, sta determinando gravi disagi e un clima di esasperata tensione”. Intere contrade ad alta densità demografica sono allo sfinimento. Il Sindaco lamenta tra l’altro la presenza di un solo agente tecnico su un territorio servito da una rete idrica chilometrica e oltretutto in questo particolare momento di difficoltà estrema. E’ alto il rischio di un collasso igienico-sanitario che comporterebbe conseguenze gravissime. Le località interessate dal mancato servizio idrico è abitata da diverse famiglie con bambini e la presenza altresì di ammalati con gravi patologie costretti a letto assistiti da familiari o badanti che si scontrano con l’assoluta mancanza di acqua, rende ancora più drammatico il momento. E’ un invito diffida quello del Sindaco all’Alto Calore, è un invito diffida che esige innanzitutto di conoscere ad horas le cause della mancata erogazione dell’acqua e l’attivazione da parte della Società irpina di tutte le forze necessarie per un tempestivo ripristino alla normalità del servizio idrico. Certo è che le condizioni meteorologiche delle ultime settimane ci hanno messo del loro, ma se questo non dovesse accadere, se l’Alto Calore non decide di impiegare forze e idonei strumenti in questo momento per riportare l’acqua nelle tubazioni, il Sindaco Rinaldi senza altri indugi darà luogo a tutte le consequenziali iniziative che la grave problematica implica. Nonostante la penuria di acqua, le sorgenti di Pontelandolfo continuano a dissetare tanti paesi, è un vero paradosso se oggi fosse proprio Pontelandolfo a morire di sete per primo.

Gabriele Palladino