Manifestazione di interesse del Comune al “Compostaggio di Comunità”
L’Amministrazione Comunale di Pontelandolfo del Sindaco Rinaldi propone la sua candidatura all’avviso pubblico regionale per la manifestazione di interesse alla localizzazione di un impianto di “Compostaggio di comunità”. Il “Compostaggio di Comunità”, è un sistema avviato nei Paesi della Comunità Europea ormai da diversi anni con successo. Attraverso il “Compostaggio di Comunità” si otterrà il cosiddetto compost, ovvero terriccio organico, fatto direttamente nella sede di produzione del rifiuto, attraverso macchine elettromeccaniche atte alla trasformazione del rifiuto organico in compost appunto. Scarti alimentari, scarti di prodotti ortofrutticoli, scarti di mense scolastiche, scarti di sfalci e potature, tutto questo può diventare compost ed essere sottratto al ciclo dei rifiuti che ancora oggi vedono la stragrande maggioranza di questi prodotti finire in discariche indifferenziate. Il terriccio generato dal processo di compostaggio è un potente ammendante di origine naturale, derivato dalla fermentazione di rifiuti organici. Potrà essere utilizzato come terriccio di qualità per piante da giardino, fiori, piante da frutto e per la concimazione in agricoltura. Il progetto prevede di far rimanere il più possibile i rifiuti domestici a casa dei cittadini, così da ridurre al minimo il ritiro degli stessi, diminuendo i viaggi dei mezzi di trasporto, che bruciano carburante, con riduzione dei costi e diminuzione dell’inquinamento. Incentivare il compostaggio significherà ridurre a monte i rifiuti urbani prodotti e creare un “effetto volano” sulle altre raccolte differenziate oltre che prevenire molti degli effetti negativi della discarica. Il Comune lo scorso anno ha attivato il compostaggio domestico che abbinato al “Compostaggio di Comunità” comporterà una ulteriore sensibile diminuzione di smaltimento del rifiuto organico, ottenendo oltre ai benefici ambientali anche evidenti benefici economici in termini di riduzione dei costi sia di trasporto che di smaltimento.
Gabriele Palladino