Parco Nazionale del Matese – Incontro dei Sindaci
Mercoledì i sindaci dei paesi che fanno parte alla C.M.T. e A.T., invitati dal neo presidente dell’Ente Gianfranco Rinaldi che si è già calato nel ruolo istituzionale col giusto piglio, si incontreranno a Pontelandolfo per dare forma, è l’auspicio, ad una proposta condivisa di adesione al Parco Nazionale del Matese, anche sulla scorta delle considerazioni emerse nel convegno sul tema tenutosi a Morcone il passato 31 gennaio e sulle osservazioni addotte dagli astanti nonché di quello che è stato nella stessa sede il suggerimento della Coldiretti. Il Parco Nazionale del Matese rappresenta a nostro avviso una opportunità unica di sviluppo armonico e di valorizzazione e promozione delle peculiarità territoriali e ambientali del massiccio matesino, delle sue grandi potenzialità agro-alimentari e di attrazione turistica e ricreativa. E’ indubbio per quello che è la sua idea, che si tratta di una occasione irripetibile di sviluppo di un territorio altrimenti destinato, e i dati tristemente oggi lo confermano, alla desertificazione per l’abbandono delle popolazioni che lo abitano per la latitanza di favorevoli opportunità di vita. Diverse però sono le voci che palesano timori e incertezze circa eventuali vincoli e limitazioni penalizzanti, che ricadrebbero in particolare sul settore agricolo e dell’allevamento. Ecco allora l’importanza dell’incontro di Pontelandolfo. Il neo Presidente della Comunità Montana del Titerno e dell’Alto Tammaro confida nella partecipazione indispensabile di tutti i sindaci invitati dei diciotto paesi interessati. E’ un incontro che deve servire a spazzare via ogni dubbio e paure sulla bontà del progetto, deve essere un incontro per ragionare e costituire insieme una proposta seria ed efficace di adesione al Parco, per dare forma ad un progetto concreto di rilancio economico tra agricoltura e turismo verde di un’area estesa per oltre mille chilometri quadrati interessando le regioni Molise e Campania. Siamo alla stretta finale, è giunto il momento di decidere, non perdiamo questo treno carico di speranze e forse di certezze per il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Gabriele Palladino