Lettera a sindaci e vescovi per dire no a esplosione fuochi di artificio durante le feste
Di redazione NTR24 -3 Giu, 2022
Basta con l’esplosione dei fuochi di artificio durante le ricorrenze religiose e private in Valle Caudina. Lo chiede il Comitato ‘Salute e Ambiente’ di Airola in una lettera inviata nei giorni scorsi ai sindaci del territorio, ai prefetti di Benevento e di Avellino e ai vescovi delle diocesi locali.
“Questa pratica – scrivono nella missiva a firma della presidente Gabriella Fucci – ha un indiscusso radicamento nella tradizione popolare e rappresenta parte integrante dei festeggiamenti sia pubblici che privati. Altrettanto nota ed accertata risulta, in verità, la nocività dei fuochi d’artificio sia in termini di inquinamento ambientale (aria, suolo e acqua) che di nocumento alla salute di tutti gli organismi viventi (uomo, fauna selvatica e animali domestici). Nel merito gli effetti nocivi per l’ambiente sono molteplici in particolare le evidenze scientifiche riguardano l’inquinamento acustico e quello atmosferico”.
“Inoltre – aggiunge il Comitato – i fuochi pirotecnici e i botti provocano infortuni, spesso gravi e mortali. Sono centinaia gli incidenti che ogni anno si verificano a danno di adulti e bambini causati dallo scoppio di petardi e botti, incidenti che comportando spesso la perdita di dita, di arti, di occhi, quando non addirittura il decesso”.
L’associazione, che si è costituita nell’ottobre 2021 a seguito del grave incendio nello stabilimento della Sapa, fa anche riferimento ai recenti fuochi durante la festa di San Pasquale ad Airola, che “hanno causato la morte di alcuni animali domestici e la protesta di diversi cittadini anziani vessati dalla turbolenza delle esplosioni”.
Da qui la proposta: “Sono molte le città le cui amministrazioni comunali hanno già vietato, con apposite ordinanze, l’utilizzo di giochi pirotecnici, sostituendoli con i “fuochi senza botti”, che non hanno controindicazioni e dai costi più ridotti. Si possono realizzare comunque spettacoli di grande effetto, che suscitano ammirazione ed emozioni, come quelli piromusicali di Genova (accompagnati da musica sinfonica e senza detonazione), o quelli di luce, svolti alla Reggia di Caserta o al Palazzo Ludovico il Moro a Ferrara. Sono oltre un migliaio i comuni d’ Italia che hanno vietato l’esplosione dei fuochi artificiali e stanno seguendo questo trend”.
“In definitiva – conclude il Comitato – l’utilizzo di fuochi d’artificio appare oggi anacronistico e contrario allo spirito celebrativo che una ricorrenza religiosa dovrebbe avere, contrario alla sensibilità dei tempi, ma soprattutto nocivo e pericoloso per la salute e la vita di tutti gli esseri viventi”.