Marcia della fame, 60esimo anniversario

Marcia della fame, ecco il logo e gli eventi per il 60esimo anniversario

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Si è svolta nei giorni scorsi, presso l’aula magna dell’istituto superiore “E. Medi” di San Bartolomeo, la presentazione del logo ufficiale del 60° anniversario della Marcia della Fame nel Fortore, evento la cui celebrazione si svolgerà a partire dal prossimo mese di aprile. Il logo è stato realizzato da Silvia Colucci, studentessa liceale.

Il prof. Emanuele Troisi, insegnante di storia e filosofia presso il liceo scientifico, coadiuvato dal locale Comitato pro Marcia della Fame, ha illustrato inoltre il programma di eventi celebrativi previsti nel corso di quest’anno; si è parlato del Corteo rievocativo che andrà in scena la mattina del prossimo 14 aprile lungo le vie principali del capoluogo fortorino.

Ampia la partecipazione delle rappresentanze locali al Comitato pro Marcia della Fame creato ad hoc per la rievocazione dell’anniversario; ha aderito ad esso la totalità delle associazioni presenti a San Bartolomeo, insieme ad alcune altre associazioni afferenti al bacino della Val Fortore.

La finalità didattica e formativa del Progetto “Marcia della Fame, 1957-2017” di cui è responsabile il prof. Troisi, è quella di rafforzare nelle nuove generazioni, in particolare nei ragazzi dell’IPA, del Liceo Scientifico e dell’ITC di Baselice, la consapevolezza delle proprie radici e della propria identità culturale, attraverso la conoscenza e il recupero memoriale di un evento storico che, pur fallito nelle sue intenzioni, rappresentò per la emarginata comunità fortorina degli anni ’50 un importante momento di presa di coscienza collettiva, di mobilitazione, di lotta e di coesione sociale.

Inoltre il progetto, che punta ad un ampio coinvolgimento della popolazione della Valfortore, oltre ad interessare direttamente gli studenti, mira a far comprendere l’attualità e la gravità di problematiche sociali (disoccupazione, emigrazione e spopolamento, decremento demografico, autoreferenzialità, regresso economico e culturale, sfiducia) che si perpetuano nel tempo senza soluzione di continuità, rendendo sempre meno vivibile il territorio e mettendo a serio rischio la stessa sopravvivenza di intere comunità.

Il Gruppo di rcerca storica, costituito dagli studenti dell’ISS “Medi” e coordinato dal prof. Troisi, si è occupato in questi mesi di reperire documenti (articoli di quotidiani, foto, rapporti di polizia, ecc…) relativi alla “marcia della fame” del 1957 e, in generale, alla difficile situazione socio-economica del Fortore negli anni ‘50/’60 del secolo scorso.

Gli studenti, accompagnati dal docente, hanno ricercato su tutto il territorio fortorino, materiale cartaceo e/o fotografico e testimonianze dirette di persone che presero parte a quella sfortunata, quanto coraggiosa giornata di protesta collettiva.

Il materiale così raccolto è stato oggetto di uno studio approfondito i cui risultati saranno poi resi noti in occasione del Convegno “La marcia della fame e il Fortore nel secondo dopoguerra” che lo stesso gruppo organizzerà il 12 Aprile, alle ore 17:30 presso il Teatro Comunale di San Bartolomeo. Inoltre il gruppo curerà l’allestimento di una Mostra temporanea sull’evento utilizzando il materiale reperito.

Mai prima d’ora in Valfortore si era sentito il bisogno di acquisire competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la partecipazione, responsabile e convinta, ad un Progetto che unisce ricerca e divulgazione storica, studio del territorio, presa di coscienza dei propri diritti.

L’evento clou della rievocazione, il Corteo del 14 aprile prossimo, a 60 anni esatti dalla Marcia del ’57, verrà a cadere quest’anno in una data ricca di significato per la nostra cultura cattolica: infatti quest’anno il 14 aprile sarà di venerdì santo, giornata di rievocazione della Passione di Cristo prima della successiva Pasqua di Resurrezione.

Ebbene insieme ai riti della settimana Santa sarà il caso, mai come quest’anno, di ricordare ai governanti ad ogni livello, gli stessi che i nostri avi non riuscirono a raggiungere nel ’57 perché malmenati dalla polizia e quindi dispersi, che la Val Fortore continua a vivere la sua “Passione” a causa di irrisolti, atavici problemi legati alla viabilità, alla sanità ed ai servizi, alla mancanza di lavoro.

(Fonte: sanbartolomeo.info)
Dal blog di Antonio Bianco
Il primo magazine del Fortore
lunedì 20 marzo 2017