Impianto eolico di Ripa Malaportelle – lo sdegno dei morconesi
Sembra uno scenario surreale di un film di fantascienza quello a cui si sta assistendo sulle ammirevoli alture murgantine. Ma è un film vero, tratto da una storia vera scritta dalla bramosia di uomini senza scrupoli. Ruspe e trivelle si arrampicano inferocite lungo il crinale della montagna morconese, eccitate prima di iniziare lo stupro di quei luoghi incantevoli che a breve diventeranno il regno incontrastato di pale eoliche alte 150 metri per 30 di profondità. Lo sdegno dei morconesi è indicibile contro uno scempio che appare immane. Tutti sono profondamente preoccupati, ancor più gli agricoltori e gli allevatori per l’annunciata devastazione dell’area montana del territorio murgantino a forte vocazione turistica. E’ un attacco alle bellezze, all’ambiente incontaminato, è un attacco alle falde acquifere, ai serbatoi, alle sorgenti, al bestiame, ai verdi pascoli, è un attacco alle persone. “La nostra terra Morcone” che ha partecipato al sit-in in montagna dello scorso 11 febbraio, di fronte allo spettacolo raccapricciante dell’invasione degli automezzi fumanti in assetto di guerra, ha così commentato: “siamo stati in località Ripa Malaportelle, sulla Montagna di Morcone, dove sorgerà, a breve, un immenso impianto eolico. Mai come oggi si era così indignati per lo spettacolo presentatosi ai nostri occhi. Allevatori ed agricoltori della zona che hanno partecipato al sit-in avrebbero voluto fermare, in qualche modo, questa desolante devastazione. Ma cosa fare in questi casi, quando tutto è stato già deciso? E’, sicuramente, troppo tardi per intervenire ed arrestare l’avanzata delle ruspe e delle trivelle dell’eolico selvaggio, dopo le svariate azioni intraprese, da anni, dal Comitato civico sorto a tutela e salvaguardia della montagna di Morcone e di chi lo ha sostenuto (forse in pochi?). Lunedì (ndr 13 febbraio 2017) continueranno con i lavori e si vorrebbe tanto trovare una soluzione per bloccare tutto questo scempio. Ci riusciremo in extremis?” E’ l’auspicio di tutti ma il destino della montagna di Morcone sembra ahimè segnato!
Gabriele Palladino