Il Nobel Rubbia: “Esiste un’Intelligenza Superiore, oltre all’Universo stesso”
Pubblicato il 04/02/2020 da Daniele Manca
Carlo Rubbia non è propriamente uno che parla tanto a caso.
Una vita che studia l’energia nelle sue diverse forme, ha ricevuto nel 1984 il Premio Nobel per la fisica.
Fisico e Accademico, ora anche senatore a vita, è uno – per dire – che ha ricevuto 27 Lauree Honoris Causa in giro per il mondo, che ha lavorato a sofisticati progetti nei laboratori più importanti del globo e ultimamente si sta occupando della misteriosa “materia oscura” del cosmo.
Esiste anche un meteorite che ha preso il suo nome, ma mi basta elencare quello che ha fatto sulla terra e non sullo spazio per farvi capire di cosa stiamo parlando.
Ebbene, anche Rubbia, nella sua profonda intellettualità scientifica, si è in qualche modo arreso all’esistenza di una grande Intelligenza Cosmica, che governa il tutto.
Non è una Intelligenza dimostrabile né misurabile, perché – come ha detto il Prof. Zichichi – poterlo misurare equivarrebbe a dire che questo dio non é Tutto ma è un qualcosa di limitato allo spazio rilevabile e matematico, quindi finito.
Tuttavia come ad altri grandissimi della scienza, si veda Einstein, c’è sempre quel qualcosa di sfuggente, potente, onnigovernante che viene amato, cercato con insistenza, infine ammesso come troppo potente e grandioso per essere rilevato.
Non esiste e non esisterà mai una formula in grado di dimostrare l’Esistenza del Creatore, ma è per mezzo del Creato che Rubbia, come noi, può toccarne con mano l’esistenza, la fantasia, il perfezionismo biologico, geometrico e astronomico.
Carlo Rubbia, già nel 1993, aveva de facto messo nero su bianco l’ammissione dell’esistenza di un Ordine Superiore (che gli atei lo chiamino Cosmo, che i Cristiani lo chiamino Dio, e altri lo chiamino Allah o Krishna poco importa) che governa questa grande logica terrestre ed ultraterrena, totalmente scevra da caos od anarchia.
Leggiamo queste importantissime parole, e meditiamoci sopra.
Non siamo forse piccolissimi davanti alla perfezione del Creato, della creAzione e del Creatore?
«Se contiamo le galassie del mondo o dimostriamo l’esistenza delle particelle elementari, in modo analogo probabilmente non possiamo avere prove di Dio.
Ma, come ricercatore, sono profondamente colpito dall’ordine e dalla bellezza che trovo nel cosmo, così come all’interno delle cose materiali. E come un osservatore della natura, non posso fare a meno di pensare che esiste un ordine superiore. L’idea che tutto questo è il risultato del caso o della pura diversità statistica, per me è completamente inaccettabile.
C’è un’Intelligenza ad un livello superiore, oltre all’esistenza dell’universo stesso»
