Fappiano – Conte : sopralluogo a Pietraroja

Piccolo sopralluogo a Pietraroja in località “Pagliarelle” alla scoperta di costruzioni a secco testimonianza di una importante antropizzazione, anche preistorica, di questi luoghi. Il toponimo “Pagliarelle” forse nasce proprio per la presenza abbastanza copiosa di caselle dei pastori (anticamente chiamati “paglijar”). Tipiche costruzioni dell’Alto Sannio chiamate, impropriamente “Tholos”. Il Tholos, per tecnica costruttiva per forma e per dimensioni non è rapportabile alla “Casella del Pastori”. Muri a secco di contenimento, terrazzamenti, delimitazioni di antichissimi tratturi e recinti delle percore di diverse dimensioni segnano questo splendido territorio del Matese Sud-Orientale alle pendici del Monte Mutria. Territorio da cui nasce lo splendido e selvaggio torrente “Vallantico”. Anche su questo territorio, purtroppo, pende la spada di Damocle dell’eolico. Infatti la Regione Campania con Decreto Dirigenziale n. 37 del 20/01/2011ha dato il VIA-VAS-VI positivo alla DAM Clean Power Srl (di cui ancora è presente un anemometro) per un impianto eolico di 90MW con l’installazione di 45 torri eoliche da 150 metri. Decreto mai revocato.
Quì la condizione attuale dell’anemometro che è un pericolo pubblico poichè sta crollando su se stesso a causa della rottura di molti tiranti.

https://pinucciofappiano.wordpress.com/2016/05/31/archeologia-eolica/


Montagna di Pietraroja a 1000 m di quota, una “casella” in pietra, antico rifugio di pastori interamente costruita a”secco”, pietra su pietra senza nessun legante che le tenga insieme e che nonostante ciò, l’arte pastorale, sapeva donarle quella caratteristica struttura a cupola senza che implodesse. Un altro segreto che la corsa alla modernità c’ha portato via senza lasciarci il tempo di comprendere che sarebbe valsa la pena che qualcuno ce lo tramandasse . Ma anche il solo restare lì immersi nel silenzio rotto soltanto dal gorgoglio del vicino ruscello “Vallantica”, nome che testimonia tracce dell’antico passato di questa piccola valle montana tuttora visibili, può far rivivere quelle antiche atmosfere e quelle tradizioni che si perdono nella notte dei tempi. Questa stessa area è adesso minacciata da un altro totem modernista “l’eolico ad ogni costo” che rischia di cancellare anche il “profumo” di ruralità restato appiccicato a quelle antiche terre montane.

Claudio Conte

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CASELLE (8)

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