Emergenza idrica
A seguito della nota dell’ATO Calore Irpino che, sulla scorta delle recenti crisi idriche sempre più rilevanti, ritiene “urgente prevedere con rapida individuazione di azioni amministrative e progettuali, idonee a prevenire e/o attenuare i disagi all’utenza del servizio idrico integrato nell’anno appena iniziato, in un contesto infrastrutturale fragile e a rischio di collasso”, il Sindaco Gianfranco Rinaldi ha chiesto all’Alto Calore, la Società irpina che gestisce la rete idrica di Pontelandolfo, di conoscere le iniziative intraprese per il miglioramento dell’efficienza gestionale idrica e le progettualità finalizzate al reperimento a breve e medio termine, di nuove risorse idriche. Si prevedono crisi idriche anche nei prossimi mesi primaverili ed estivi e a carattere ripetitivo negli anni in avvenire, purtroppo, con rischio di ulteriore aggravamento di un quadro che già riveste carattere di emergenza e grossi disagi per la popolazione. Il primo cittadino di Pontelandolfo ha chiesto, altresì, ai vertici dell’Alto Calore, un incontro per sottoporre alla loro attenzione le proposte progettuali dell’Amministrazione che dirige, volte al risanamento della rete idrica pubblica con riduzione delle frequenti perdite e significativo recupero di acqua nonché al recupero delle nuove risorse idriche da utilizzarsi in fase ordinaria oltre che capaci di fronteggiare il sopraggiungere di situazioni emergenziali. L’anno appena trascorso è stato fortemente caratterizzato dalla pressoché totale assenza di precipitazioni piovose e da temperature al di sopra della media stagionale particolarmente nei mesi estivi che hanno comportato l’incremento dei consumi idrici e l’impoverimento delle sorgenti praticamente in secca. E’ fortemente necessario attivare progettualità serie e concrete se si vuole tamponare una falla di proporzioni enormi col rischio di estinzione del bene più prezioso e indispensabile per la vita dell’uomo. L’ATO Calore Irpino ha invitato i gestori delle reti idriche a predisporre un scheda con l’individuazione precisa degli interventi in “termini di risorsa disponibile e recuperabile” evidenziando, altresì, l’importo preventivato per la realizzazione della proposta progettuale. Lo scopo è quello di recuperare nuove risorse anche da piccole sorgenti che abbiano comunque caratteristiche di continuità di portata nonché, ovviamente, garanzia di potabilità. Interventi di recupero di acqua da perdite del sistema e interventi di interconnessione tra i grandi schemi acquedottistici, in uno con l’individuazione e la captazione nuove risorse idriche, rappresentano le uniche iniziative concrete volte a mitigare in maniera significativa future emergenze e disagi.
Gabriele Palladino