Acque torbide – l’Alto Calore risponde alla nota del Sindaco
Rispetto alla nota decisa e forte inviata qualche giorno fa dal Sindaco Rinaldi Gianfranco in merito al persistere del problema delle acque torbide immesse nella rete idrica pubblica di Pontelandolfo di cui ne abbiamo già dato cenno in precedenza, l’Alto Calore Sevizi destinataria del documento del primo cittadino invia al mittente una nota a riscontro con la quale comunica che la prima operazione messa in atto, appena le condizioni gestionali lo hanno permesso, è stata quella di immettere in rete le acque della sorgente Acqua del Campo in alternativa alla sorgente torbida di Sant’Elmo. Al fine di ridurre i valori di torbidità, l’Alto Calore ha altresì predisposto le operazioni di pulizia delle vasche di decantazione della sorgente sant’Elmo e di tutte le opere idrauliche di adduzione, accumulo e distribuzione dell’acquedotto Sant’Elmo e Grotte. Intanto il monitoraggio analitico e gestionale della risorsa idrica distribuita è stato intensificato, anche destinando altra unità lavorativa nell’area interessata, così come il Sindaco Rinaldi aveva richiesto. L’Ente irpino ha anche provveduto a predisporre l’installazione di torbidimetri per valutare l’andamento del parametro torbidità consentendo in caso di superamento dei limiti prefissati, l’esclusione dall’esercizio. Oltre al monitoraggio analitico e gestionale è stata intensificata altresì la vigilanza sulle operazioni di clorazione delle acque. Infine l’Alto Calore comunica che sono stati programmati i lavori migliorativi delle infrastrutture pertinenti ed è in itinere la valutazione di impianti di trattamento delle acque delle sorgenti locali. Tutto questo nel segno della volontà comune di voler risolvere con le armi disponibili in questo momento il problema dell’intorbidamento dell’acqua a tutt’oggi non utilizzabile per scopi alimentari. Il ripristino delle condizioni di normalità è questione di poco.
Gabriele Palladino