Delusione & Restaurazione

𝐃𝐞𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 & 𝐑𝐞𝐬𝐭𝐚𝐮𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
Nel giro di pochi anni il popolo italiano le ha provate tutte. Ha mandato al governo Berlusconi, poi Renzi, poi i 5 stelle, con Salvini e poi con la sinistra, ha persino visto con favore il tecnico Draghi, ha infine mandato al governo la Meloni. Non ha mai smesso di sperare nel cambiamento, a ogni elezione ha premiato chi era all’opposizione, ha sempre mandato a casa chi era al governo. Il risultato, però, non è cambiato: tra queste scelte ce ne sono state magari di meno brutte e più brutte, ma nessuna ha costituito una svolta decisiva, ha cambiato le cose e fatto nascere un nuovo ciclo. Se poi paragoniamo i governi rispetto all’establishment, cioè alla cappa che governa i governi, e comanda oltre gli stati sovrani, dobbiamo convenire che nonostante alcune promesse iniziali e soprattutto gli annunci dall’opposizione, nessuno al governo ha poi nemmeno tentato lo strappo con i poteri sovrastanti, nessuno si è ribellato alle direttive Ue, ai comandi della Nato, alle indicazioni atlantiche o ai forti poteri tecno-economico-finanziari prevalenti, e nessuno si è posto di traverso rispetto ai poteri militari, ai colossi del web, alle potenze farmaceutiche, insomma ai grandi potentati. Si deve onestamente riconoscere che il governo più imprevedibile degli ultimi vent’anni fu il governo gialloverde, formato da Movimento 5Stelle e la Lega; fu il più dissonante, anche rispetto all’odierno governo di destra, che nel nome del sovranismo e dell’opposizione a tutto il quadro consociativo pure sembrava essere il più lontano dall’establishment. Il governo gialloverde, benché sgangherato, a corrente alternata, formato su due corni opposti, e risolto in due velleitari annunci (l’abolizione della povertà col reddito di cittadinanza e il respingimento degli immigrati clandestini con alcuni vistosi episodi), fu comunque il meno succube dell’establishment. Sarà per la sua natura populista, sarà perché c’era Trump al potere. Ma durò poco, in fondo componeva in modo forzoso due volontà elettorali piuttosto diverse ed è comunque improponibile sotto tutti i punti di vista.
E ora? Delusione e restaurazione, la piccola fiammiferaia chiamata Italia ha spento il suo cerino.

(Il corsaro della sera, marzo)