Addio al modello 730 precompilato

Addio al modello 730 precompilato: come cambia il nuovo questionario

5 Marzo 2024
Rivoluzione per le dichiarazioni dei redditi: l’Agenzia delle Entrate adotterà un modello semplificato, ecco come funziona e quando sarà disponibile il nuovo 730

Alessandro Ferro

“Addio al modello 730 precompilato: come sarà il nuovo questionario”

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È ora di dire addio al modello 730 precompilato come lo conosciamo: la procedura sarà più snella e semplificata come ha annunciato nelle ultime ore Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate. Per i cittadini è in arrivo una procedura molto più snella, intuitiva e semplificata rispetto al classico modulo da compilare per la dichiarazione dei redditi.

Cosa cambia adesso

Il nuovo modello sarà molto più comprensibile e basato su informazioni già in possesso del Fisco: gli utenti non dovranno far altro che confermare o meno alcuni numeri e dati e, se qualcosa non dovesse corrispondere, potrà modificarlo secondo una precisa procedura guidata. I dati che avrà già inserito l’Agenzia delle Entrate e che saranno confermati dai contribuenti non saranno più soggetti ai controlli così come avviene oggi con il vecchio modello 730 precompilato. Insomma, sarà tutto più semplice e intuitivo grazie al Decreto dell’8 gennaio scorso chiamato “Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari” e pubblicato cinque giorni dopo sulla Gazzetta ufficiale.

Quando sarà disponibile

Bisognerà aspettare ancora un paio di mesi visto che l’Agenzia delle Entrate prevede la sua disponibilità a partire da maggio. A chi sarà destinato? Soltanto a lavoratori dipendenti e pensionati, al momento non avranno accesso gli intermiediari. Le due categorie dovranno confermare facilmente i dati che sono già a disposizione dell’enorme database del Fisco italiano evitando di dover inserire manualmente tutto quanto avveniva con la precompilata. In ogni caso, trattandosi di una prima volta, per il 2024 continuerà a esistere anche la forma tradizionale.

Le parole di Ruffini

Il contribuente potrà verificare ed eventualmente integrare, le informazioni in dettaglio proposte dall’Agenzia nell’applicativo web dedicato alla dichiarazione precompilata, con un percorso guidato, che non richiede l’individuazione dei campi del modello dichiarativo, e con un linguaggio semplificato”, si legge sul documento firmato dal direttore Ruffini e visionato dal Corriere. Successivamente, “i dati così confermati o modificati saranno riportati in maniera automatica nei campi corrispondenti della dichiarazione, senza la necessità per il contribuente di consultare le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi e, quindi, di conoscere le “caselle” da valorizzare o i codici da indicare nei singoli righi del modello dichiarativo”.

Se volessimo fare un esempio pratico, il nuovo sistema farà alcune domande al contribuente: da un potenziale mutuo alla ristrutturazione di una casa o alle spese sanitarie: le sue risposte daranno l’input al sistema che compilerà in autonomia la dichiarazione dei redditi con i relativi codici. Se dovesse mancare qualcosa “il contribuente sarà informato dei motivi del mancato utilizzo e sarà assistito tramite un percorso guidato”, sottolinea la memoria firmata dal direttore Ruffini.

 

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