Matese, gli Amici del Parco di Pontelandolfo chiedono chiarimenti a Regione e presidente Girfatti
Pubblicato su NTR24 18 Feb, 2024
Di redazione
“Apprendiamo dalla stampa che, dopo il dietrofront di San Lupo, l’avv. Girfatti, avrebbe dichiarato che “abbiamo comunque predisposto una nuova perimetrazione” anche se “condividiamo la posizione della Regione Campania che sostiene che il progetto non può essere monco”. Dalla risposta fornita dall’Assessore On. Bonavitacola al question time sull’interrogazione della consigliera Gaeta, apprendiamo invece che il Comune di Pontelandolfo ha inviato un’ulteriore proposta di modifica alla perimetrazione e zonazione così come ideata da Ispra, in quanto le rigide norme di salvaguardia ipotizzate da quest’ultima potrebbero causare seri danni economici alle aziende agricole e zootecniche presenti nella zona”. Inizia così la lettera che gli Amici del Parco Nazionale del Matese di Pontelandolfo ha inviato alla Regione, al presidente del Parco e, per conoscenza, anche ai due sindaci di Pontelandolfo e San Lupo.
“Agli organi in indirizzo chiediamo: perché questa “nuova perimetrazione” non viene resa pubblica? A nostra conoscenza, anche per incontri avuti con gli organi tecnici competenti, l’unico documento ufficiale riguardante la perimetrazione del Parco Nazionale del Matese è quello stilato da Ispra nel 2021, reso correttamente disponibile alle amministrazioni comunali e alle associazioni al termine di un processo partecipativo aperto e non di incontri più o meno riservati; il “dietrofront” del Comune di San Lupo da quali motivazioni e documentazioni è supportato? In delibera comunale del 2023 leggiamo: ”perplessità sulla propria adesione al parco nazionale del Matese in quanto sul territorio interessato sarebbero presenti impianti eolici non contemplati”, una preoccupazione senza fondamento in quanto, nella perimetrazione 2021, Ispra aveva già considerato l’esistenza di tali impianti, e quindi li aveva contemplati.
L’esclusione di San Lupo dall’area protetta – proseguono nella missiva – comporterebbe l’interruzione del perimetro e della tutela di parti fondamentali del massiccio del Matese e la frantumazione della zona SIC ZSC, notoriamente derivante da norme della Unione Europea. La delibera del 2023 non riporta alcun riscontro tecnico o scientifico, e pertanto andrebbe considerata irricevibile sul piano formale e sostanziale.
Infine, per quanto riguarda Pontelandolfo, non risulta alcuna deliberazione, se non quella, unanime, del Consiglio Comunale del 2019 che auspicava, senza se e senza ma, l’ingresso nel Parco. A fronte di atto deliberativo di Consiglio Comunale, può una corrispondenza interna tra Sindaco di Pontelandolfo, Presidente del Parco Regionale del Matese e Assessore Ambiente Regione Campania, di cui neanche si conosce eventuale documentazione tecnico-scientifica probatoria, essere presa in considerazione, oppure anch’essa va dichiarata irricevibile sia sul piano formale che sostanziale?
Si segnala, inoltre, che quanto riferito in question time dall’Assessore Ambiente Regione Campania on. Fulvio Bonavitacola e dal Presidente del Parco Regionale del Matese avv. Vincenzo Girfatti è frutto di una cattiva informazione in quanto nell’area interessata dal Parco risultano poche aziende agricole e una maggioranza di coltivatori diretti, che svolgono attività del tutto compatibili con le regole di un’area protetta; non vi è invece nessuna azienda intensiva. Di quali possibili danni vogliamo parlare? Non è che invece si teme che, con il Parco Nazionale, divengano più efficaci i controlli su eventuali abusi che, quelli sì, producono danno?”, concludono nella lettera.
https://www.ntr24.tv/2024/02/18/matese-gli-amici-del-parco-di-pontelandolfo-chiedono-chiarimenti-a-regione-e-presidente-girfatti/