Inizia il processo per genocidio

La Corte Internazionale di “Ingiustizia” inizia il suo processo per genocidio contro Israele

di Alan M. Dershowitz 21 gennaio 2024

Pezzo in lingua originale inglese: The International Court Of “Injustice” Begins Its Blood Libel Trial Against Israel
Traduzioni di Angelita La Spada
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Cos’è la Corte Internazionale di Giustizia? Non è internazionale perché esclude i giudici di alcuni Paesi. Non è un vero e proprio tribunale, perché i giudici sono selezionati dai rispettivi Paesi e molti di loro si limitano a seguire le istruzioni di chi li ha nominati. E non ha mai reso giustizia, perché è stata a lungo prevenuta contro Israele. Le Nazioni Unite sono diventate il megafono del bigottismo e dell’antisemitismo. Sia le Nazioni Unite che la loro Corte mistificano la realtà. Nella foto: i giudici della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia prendono posto per ascoltare l’accusa del “sangue” mossa contro Israele dal Sudafrica, l’11 gennaio 2024. (Foto di Remko de Waal/ANP/AFP via Getty Images)

È iniziata all’Aia l’udienza sulla “accusa di omicidio rituale” contro Israele. La nazione fallita del Sudafrica ha portato Israele davanti alla Corte Internazionale di Giustizia con l’accusa di genocidio.

Cos’è la Corte Internazionale di Giustizia? Non è internazionale perché esclude i giudici di alcuni Paesi. Non è un vero e proprio tribunale, perché i giudici sono selezionati dai rispettivi Paesi e molti di loro si limitano a seguire le istruzioni di chi li ha nominati. E non ha mai reso giustizia, perché è stata a lungo prevenuta contro Israele. Le Nazioni Unite sono diventate il megafono del bigottismo e dell’antisemitismo. Come ha affermato una volta un diplomatico israeliano, se l’Algeria presentasse una risoluzione secondo cui la terra è piatta ed è stato Israele ad appiattirla, otterrebbe 120 voti a favore, 27 contrari e 32 astenuti. E si possono indicare i nomi dei Paesi in ciascuno dei gruppi prima che venga presentata qualsiasi prova.

Sia le Nazioni Unite che la loro Corte mistificano la realtà, soprattutto quando si tratta di Israele. I fatti sono chiari: Israele non ha commesso un genocidio né ha violato il diritto internazionale difendendosi dalla barbarie di Hamas. È lo Statuto di Hamas che invoca il genocidio contro gli ebrei israeliani, ed è il Sudafrica che dà rifugio ai terroristi di Hamas e ne difende gli omicidi e gli stupri. Dovrebbe essere Hamas ad essere sotto processo per tentato genocidio e il Sudafrica ad essere sotto accusa per complicità con Hamas. Invece, ad essere sotto accusa per atti di genocidio è lo Stato-nazione del popolo ebraico, nonostante abbia fatto di tutto per evitare vittime civili nei suoi legittimi sforzi per distruggere Hamas.

Ci sono state troppe vittime civili a Gaza, anche se nessuno ha idea se i morti e i feriti fossero realmente civili o se fossero terroristi e loro fiancheggiatori. Le vittime civili sono imputabili a Hamas, in primo luogo perché è stata quest’ultima ad aver iniziato la guerra uccidendo civili israeliani, e in secondo luogo perché Hamas ha nascosto le proprie risorse militari tra i civili nel tentativo di usarli come scudi umani. Verosimilmente Hamas ha anche sparato ai propri cittadini per impedire loro di fuggire a sud di Gaza per mettersi in salvo, come gli israeliani li avevano esortati a fare.

Le prove dei numerosi crimini di guerra commessi da Hamas sono indiscutibili. In primo luogo, i miliziani di Hamas hanno attaccato i civili israeliani che partecipavano a un festival musicale e convivevano in pace. In secondo luogo, Hamas ha ordinato ai propri terroristi di stuprare e aggredire sessualmente le loro vittime, trasformando così la violenza sessuale in uno strumento di guerra. In terzo luogo, Hamas ha lanciato migliaia di razzi contro obiettivi civili israeliani. In quarto luogo, ha costruito tunnel dotati di uscite nei pressi di aree civili israeliane, per uccidere e rapire civili. In quinto luogo, ha deliberatamente posizionato i suoi lanciarazzi e i suoi centri di comando in aree civili, al fine di indurre Israele a causare danni collaterali tra i civili. In sesto luogo, ha usato i bambini e perfino i neonati come scudi umani per impedire a Israele di salvare i suoi ostaggi. In settimo luogo, ha preso il controllo di ospedali, scuole, moschee e di altre risorse civili trasformandoli in risorse militari. In ottavo luogo, ha reclutato ragazzini e ragazzine di 13-14 anni per trasformarli in terroristi. In nono luogo, ha costretto le donne a diventare kamikaze e compiere attacchi contro i civili israeliani. In decimo luogo, ha inviato lavoratori civili da Gaza a trovare lavoro in Israele per raccogliere informazioni utilizzate per uccidere civili israeliani.

Hamas ha elogiato il Sudafrica per aver svolto il lavoro sporco per suo conto e per aver avanzato false accuse di genocidio contro Israele. Dopo la morte di Nelson Mandela, il Sudafrica come nazione è andata a rotoli. È diventata una cleptocrazia corrotta con un’escalation della criminalità ed enormi disuguaglianze sociali. Sia i sudafricani bianchi che quelli neri stanno lasciando in massa la nazione fallita. Al fine di distogliere l’attenzione dai propri fallimenti interni, il Sudafrica ha fatto ciò che tanti antisemiti hanno fatto nel corso degli anni, vale a dire ha usato Israele e gli ebrei come capri espiatori.

Il crimine di genocidio presuppone l’intento di distruggere un intero popolo, in base all’etnia, alla razza o alla religione. Presuppone anche azioni calcolate per raggiungere tale obiettivo. Israele ha fatto esattamente il contrario nei confronti degli arabi e dei musulmani di Gaza. Ha posto fine all’occupazione nel 2005, lasciando dietro di sé attrezzature agricole e altre risorse materiali che avrebbero potuto essere utilizzate per trasformare Gaza nella Singapore del Mediterraneo. Ha fornito servizi sanitari ai gazawi che necessitavano delle eccezionali risorse di Israele. Ha dato lavoro a migliaia di abitanti di Gaza offrendo loro una buona retribuzione. Il risultato finale è che la popolazione della Striscia di Gaza è aumentata drasticamente negli anni in cui Israele è stato accusato di genocidio, e questi non sono certo indizi di genocidio. Tutte le azioni di Israele mirano a un solo obiettivo, vale a dire la necessità di proteggere i propri cittadini dai tentativi di Hamas di perpetrare un genocidio contro i civili ebrei.

Il termine “genocidio” fu coniato per descrivere lo sforzo ampiamente riuscito dei nazisti di porre fine all’intera presenza ebraica in Europa, mediante l’uso di camere a gas, fucilazioni su larga scala e di altri meccanismi industriali di sterminio di massa. Trasformare questo importante termine in un’arma contro i discendenti degli ebrei sopravvissuti al genocidio nazista significa distorcere la storia, la moralità e la decenza.

Se la Corte internazionale di giustizia dovesse stabilire erroneamente che Israele è colpevole di genocidio, distruggerebbe ogni residua credibilità. Se ciò dovesse accadere, gli Stati Uniti e alcune altre nazioni dovrebbero uscire dalla Corte, e probabilmente lo farebbero, perché essa non meriterebbe la legittimità conferitale dall’appartenenza di qualsiasi nazione rispettabile.

Alan M. Dershowitz è Felix Frankfurter Professor of Law Emeritus alla Harvard Law School e autore di “The Case against the Democratic House Impeaching Trump” e di “Guilt by Accusation”. È Jack Roth Charitable Foundation Fellow al Gatestone Institute ed è anche conduttore del podcast “The Dershow”.