Luigi Iannone – Umanità al tramonto. Critica della ragion tecnica

fotog_6Luigi Iannone è nato a Caserta. Si è laureato nel 1995 in Scienze Politiche alla Federico II di Napoli con una tesi sul sindacalismo cattolico.
E’ giornalista pubblicista. Collabora con le pagine culturali de Il Giornale, il quadrimestrale di filosofia politica Antarès e il trimestrale di cultura politica Il Cerchio. Scrive per i giornali online Barbadillo, La Confederazione italiana e L’intellettuale dissidente. Ha scritto per le pagine culturali del Secolo d’Italia, L’Indipendente e Il Roma, per i periodici Panorama, Il Borghese, L’Altra Voce, La Provincia, per la rivista bimestrale di cultura politica Percorsi e per il Quotidiano di Caserta.

Nel 1994 ha conseguito un Master in Comunicazione e Relazioni Pubbliche organizzato dalla Confapi di Caserta. E’ stato componente dell’Osservatorio Sguardo Giovani presso il Ministero delle Comunicazioni (Commissione per l’assetto radio-televisivo).

Nel 2003 ha partecipato come relatore al Seminario La Destra italiana e l’origine del Fascismo i cui atti sono pubblicati nel volume Le origini del Fascismo. Ha tenuto lezioni di Storia dei partiti e dei movimenti politici in un Master post-universitario presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Salerno e di Comunicazione Politica presso scuole di formazione di partito.
Nel 2006 ha ricoperto il ruolo di Funzionario presso l’Autorità per la protezione dei dati personali con il ruolo di Assistente del Garante per il quale ha curato il volume Dignità. La Svolta.

E’ stato coordinatore del Dipartimento di Storia dell’ISIS (Istituto Italiano di Scienze Sociali) di Napoli di cui è uno dei fondatori.

Dal 2011 è membro del Consiglio Accademico dell’Istituto di Alti Studi Strategici e Politici di Milano (www.iassp.it). Nell’anno 2013/2014, presso questo Istituto, è stato Tutor di Storia del pensiero politico per il Libero Dottorato di Ricerca Privato (Independent PhD).

Nel 2003 ha vinto il Premio Nazionale della Cultura istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attività saggistica.

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Umanità al tramonto. Critica della ragion tecnica Luigi Iannone

Non bisogna cadere nell’errore interpretativo per cui la tecnica non è né buona né cattiva e che l’efficacia o gli svantaggi dipendano da come la si utilizzi.
La tecnica ci domina.
Non necessita di alcun principio etico, e tantomeno della politica, perché rappresenta la forma più evoluta di totalitarismo.
Non produce caos ma ordine.
Pronta a colonizzare, grazie anche al capitalismo, ogni ambiente e a diventare fattore regolativo della intera esistenza sociale e individuale. Ma se Dio è morto e la filosofia non può più “pensarsi”, allora non sembrano intravedersi molte speranze per l’umanità.
Una nuova alba potrà presentarsi solo con una “frattura della Storia” perché il tempo della fine e dell’inizio si svelerà solo quando avremmo attraversato il fluissimo pericolo nichilistico.