La persuasione
È tutta questione di… consapevolezza.
La persuasione è l’arte di modificare l’atteggiamento o il comportamento altrui attraverso uno scambio di messaggi.
Con la persuasione si vuole ottenere il consenso delle persone, convincendole della correttezza della propria posizione dei propri obiettivi.
La tecnica utilizzata per ottenere questi obiettivi è la ripetizione del messaggio, affinché gli esseri umani, entrando ripetutamente in contatto con un particolare tipo di messaggio, possano cominciare a modificare il proprio comportamento, per un lungo periodo di tempo.
La persuasione è utilizzata in molteplici contesti, come la pubblicità, la politica, la vendita, la negoziazione ed esistono diverse tecniche di persuasione, tra cui l’uso delle statistiche scientifiche, l’autorità, l’emozione oppure i procedimenti logici.
Un qualsiasi gruppo di potere umano, in grado di raggiungere i propri obiettivi, tende a persuadere le altre persone influenzandone il comportamento attraverso forme che potremmo dire apparentemente educative. Certo, esistono anche occasioni in cui questa apparenza testimonia una sostanza, e in questi casi siamo di fronte ad un tipo di persuasione che evidenzia tutto il suo valore evolutivo.
Ecco perché l’etica della persuasione è un tema molto importante.
In effetti, la persuasione può essere utilizzata per indurre le persone a compiere scelte che migliorano la loro vita, oppure per manipolarle e indirizzarle verso l’adozione di comportamenti che spesso confliggono con il loro interesse.
In genere, e da sempre, sono sostanzialmente due i campi primari in cui viene utilizzata la persuasione, assieme alle sue tecniche (che sono sostanzialmente due): la politica e la religione.
Si può convincere una persona attraverso l’autorevolezza, ossia cercando di indurre nella mente altrui l’idea che le opinioni del persuasore siano superiori per importanza, scientifica o meno; si può, con successo, fare riferimento alle emozioni, specialmente quando vengono utilizzate la paura o la felicità; inoltre, è possibile fare appello al ragionamento logico, con il quale si utilizzano argomentazioni razionali che portano le persone a convincersi della validità di una opinione; infine, è possibile utilizzare le statistiche di qualche ricerca scientifica, per convincere, attraverso i numeri, della validità della propria opinione.
Sarebbe importante, dunque, apprendere queste tecniche per poterle riconoscere quando vengono utilizzate su di noi, e per poterne, a nostra volta, fruire in modo efficace in caso di necessità.
Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).