LA RISCOPERTA DI VICO
Marcello Veneziani, giornalista e scrittore, racconta la vita del filosofo napoletano Giambattista Vico. Vico dei miracoli è una biografia dettagliata, basata sulle fonti, e scritta con uno stile brillante, tipico dei romanzi. Vico, vissuto tra Seicento e Settecento, è stato uno dei pensatori più influenti del suo tempo, la sua opera capolavoro è La scienza nuova. “Per scrivere il racconto della sua vita e del suo pensiero, ho respirato nei suoi luoghi e nelle sue opere, sono tornato a Napoli e Vatolla, ho ritrovato i suoi passi, gli alberi, le case e le aule di Vico. A partire dalla sua casa natale, dove c’era al pianoterra la libreria paterna e oggi c’è una friggitoria”, spiega Veneziani.
Chi è stato Vico? “Una mente eroica, incompresa dai suoi contemporanei, fraintesa da tanti suoi posteri”, commenta Veneziani e aggiunge: “Fu il più grande pensatore italiano, il fondatore moderno del pensiero metafisico e mediterraneo, d’impronta cattolica, nell’epoca in cui si diffondevano a Napoli l’illuminismo e l’ateismo”.
Nel primo capitolo intitolato ‘O professore, Vico è descritto secco e di piccola statura, mentre con il bastone attraversa Spaccanapoli, cammina da solo, adagio, si fa il segno della croce davanti alla chiesa. C’è chi lo considera lagnoso e petulante e lui cammina, parlando tra sé, quasi trovando maggiore soddisfazione nei soliloqui.
Il titolo del libro, Vico dei miracoli, mira a descrivere la grandezza del personaggio, “illuminato dalla Provvidenza e rivolto tramite la fantasia, il mito e la grazia allo stupore della conoscenza”, si legge nel volume. “Vico amava Napoli senza essere ricambiato dai napoletani, soprattutto da quelli a cui teneva di più, i letterati”, scrive Veneziani. Vico, un genio che non fu profeta in patria.
(Ansa)