La Cirinnà cancella i genitori: “Sono uno stereotipo e un pregiudizio”
La senatrice dem Monica Cirinnà, relatrice del ddl sulle unioni civili, non si da pace per l’assenza della stepchild adoption. Per lei padre e madre non servono
Francesco Curridori
Monica Cirinnà ne spara un’altra delle sue. La senatrice dem, uscita sconfitta dal dibattito parlamentare sulla legge sulle unioni civili, non ha ancora digerito la rinuncia alla stepchild adoption e che la ferita bruci ancora lo si evince da un video pubblicato qualche giorno fa su YouTube.
La Cirinnà, partecipando a un incontro a Busto Arstizio, in provincia di Milano, è stata riuscita a far ridere il pubblico dopo la domanda ‘scomoda’ di un ragazzo. “Scusate se dico qualcosa di antipatico per le persone che sono qua, ma non pensate che un bambino abbia diritto ad avere un padre e una madre?”, chiede il ‘disturbatore’. A quel punto la Cirinnà ha parlato del suo particolare caso familiare: “Mia mamma è cresciuta da sua mamma e da sua nonna perché mio nonno e morto”, e poi ha iniziato ad arrampicarsi sugli specchi dicendo:”Questo è un Paese in cui alle donne è riconosciuto il diritto di partorire e lasciare il figlio in ospedale e di partorire e non dichiarare chi è il padre o di avere, dopo un divorzio e una separazione, l’affido esclusivo dei propri figli”. Un discorso che, poi, sfocia nella ‘neolingua’ degna del miglior Orwell. “In tanti siamo cresciuti non da uno stereotipo o da un pregiudizio” scostiene la Cirinnà. Il ragazzo, stupito per l’affermazione, rilancia:”Ma quindi un padre e una madre sono uno stereotipo?” e la senatrice conferma con sicurezza: “Sì, in molti casi sì” e in sala si sente una fragorosa risata del pubblico.