Fisco, cambia tutto

Fisco, cambia tutto: le 15 novità da sapere

28 Dicembre 2022 –
Cosa cambia con la manovra 2023 per le imprese tra flat tax, black list e regime forfettario: tutte le novità della legge di bilancio

Federico Garau

Novità in arrivo da parte del Fisco per le imprese nel 2023: nella manovra, infatti, entrano non solo le attese misure per contrastare il caro energia, ma anche una serie di proposte che si prefiggono l’obiettivo di ridurre il carico degli oneri di adempimento e l’annoso problema delle controversie con l’amministrazione finanziaria. Ecco di seguito i 15 punti fondamentali in cui è possibile riassumere l’intervento del governo.

Errori contabili

La possibilità di regolarizzare gli errori contabili verrà concessa solo a quanti sottoporranno il proprio bilancio a una revisione legale dei conti. In questo caso non ci sarà più necessità di presentare una dichiarazione integrativa per conferire valenza fiscale a suddetta correzione: la base imponibile di Ires e Irap si avvicina così alle risultanze contabili.

Contabilità semplificata

Dal prossimo anno il regime di contabilità semplificata innalza di 100mila euro la soglia di ingresso. Ciò significa che per le aziende fornitrici di servizi si passerà dagli attuali 400mila ai 500mila, mentre per le restanti attività il margine di ingresso si sposterà da 700mila a 800mila euro. La novità riguarderà tanto le persone fisiche quanto le Sns e le Sas o le società di persone equiparabili. Nessuna conseguenza per professionisti/artisti, già per conto loro “soggetti semplificati”

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Ammortamenti

Alcune categorie connesse al commercio, come ad esempio i supermercati, vadranno raddoppiare l’attuale coefficiente di deducibilità degli ammortamenti dei fabbricati necessari per svolgere la propria attività: si passa dal 3% attuale al 6% del costo di suddetti fabbricati per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 nonché per i quattro periodi successivi.

Partecipazioni e terreni

La rivalutazione di quote e terreni nel 2023 prevede un’imposta sostitutiva che passa dal 14% attuale al 16% e tempi più lunghi. Per versare la prima o l’unica rata di suddetta imposta e dare valenza alla perizia di stima si avrà tempo dal 30 giugno al 15 novembre 2023. Un incremento dei costi che si ripercuote sulla valutazione della convenienza. La possibilità di una rivalutazione sarà estesa anche alle azioni quotate, ovvero alle partecipazioni negoziate in mercati regolamentati.

Fondi Oicr

Si potranno affrancare le quote detenute in fondi Oicr nonché le polizze sulla vita in scadenza, ad eccezione di quelle in scadenza entro il 31 dicembre 2024, con un’imposta del 14%: non si applicherà più, dunque, il 26% di imposta al momento della concretizzazione dei conseguenti redditi. Chi volesse beneficiare della sostitutiva dovrà esercitare l’opzione entro il prossimo 30 giugno 2023 tramite l’intermediario che gestisce il rapporto di custodia: l’intermediario avrà l’obbligo di versare la quota entro il 16 settembre 2023.

Investimenti

Viene prorogata dal 30 giugno 2023 al 30 settembre 2023 la possibilità di completare gli investimenti in macchinari del tipo 4.0 (quelli che prevedono la connessione tra sistemi fisici e digitali grazie uso di dispositivi intelligenti, interconnessi e collegati alla rete) senza dover subire alcuna decurtazione del credito d’imposta spettante. Tutto ciò a patto che entro il 31 dicembre 2022 il venditore abbia accettato l’ordine e risulti pagato almeno un acconto del 20% del costo totale.

 

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