La caccia al cinghiale urbano

š‹šš šœšššœšœš¢šš ššš„ šœš¢š§š š”š¢ššš„šž š®š«š›ššš§šØ
Che brutto Natale per i cinghiali. Hanno saputo che il governo Meloni ha approvato lā€™abbattimento dei cinghiali in cittĆ  e hanno capito che per loro ā€œla pacchia ĆØ finitaā€.

Continua a leggereā¤µļø

 

La caccia al cinghiale urbano

Che brutto Natale per i cinghiali. Hanno saputo che il governo Meloni ha approvato lā€™abbattimento dei cinghiali in cittĆ  e hanno capito che per loro ā€œla pacchia ĆØ finitaā€. CosƬ i cinghiali stanno abbandonando Roma con gli occhi mesti, le teste abbassate e la coda tra le zampe. Eā€™ una scena toccante lā€™esodo dei cinghiali dalla Capitale e dalle cittĆ  dā€™Italia. Incolonnati tristemente sulle vie consolari tornano alla macchia, si spargono sui monti e nelle selve, fino alla Maremma. Lasciano le loro alcove romane, senza portarsi neanche gli effetti personali, ed ĆØ straziante vederli passare dai loro ritrovi abituali. Qualcuno intona sottovoce Arrivederci Roma di Rascel, ma in cuor loro hanno il presentimento che non la rivedranno piĆ¹ e si sentono rosolare dentro. Confidavano che fosse loro applicato lo ius soli.

Solitamente restio a parlare e a relazionarsi con gli umani, un cinghiale esodato da Roma ci ha rilasciato durante il tragitto, on the road, una testimonianza in esclusiva, a condizione di mantenere lā€™anonimato e di rileggere il testo prima della pubblicazione. PiĆ¹ che unā€™intervista ĆØ stato uno sfogo autobiografico: ā€œVivevamo bene a Roma ā€“ ha esordito in tono accorato ā€“ ci eravamo ormai ambientati, uscivamo la sera a cena come tutti i romani, sempre in famiglia, portavamo i cuccioli a spasso o a cassonetti, che sono come i McDonald per voi. Uscivamo piĆ¹ tardi degli altri perchĆ© amiamo il riserbo e siamo abituati a cenare tardi come gli spagnoli e i meridionali. I romani, dopo unā€™iniziale diffidenza, cominciavano apprezzare la nostra compostezza, qualcuno ci salutava e scambiava con noi qualche battuta non di caccia. Eravamo silenziosi, rispettosi del traffico urbano, camminavamo in fila indiana, mai una cicca per terra e non disturbavamo gli abitanti, se non quando loro erano invadenti con noi. Sa come sono questi romaniā€¦

Ormai nessuno ci considerava piĆ¹ clandestini o irregolari. Avevamo siglato un capocollo dā€™intesa con la sindaca Virginia Raggi che prevedeva la sottoscrizione di una polizza sulla vita, detta Cinghialloyd, per noi e i nostri cari (i nostri avi romani usavano la formula latina sibi et suinis) che avrebbe coperto anche eventuali danni a terzi. Era allo studio anche una legge antistupro per vietare lā€™accoppiamento forzato con le fettuccine. Avevamo pattuito la concessione del permesso di circolazione in zona Ztl, richiamando il precedente storico di aver aperto un varco nel centro alle nostre gentili consorti, dedicando loro via della Scrofa, non a caso sede di Fratelli dā€™Italia.

Ora ĆØ partita la campagna reazionaria e cinghialofoba della Meloni contro di noi, per la nostra espulsione. I soliti fascisti. Ma la cosa piĆ¹ vergognosa ĆØ il silenzio degli animalisti e la complicitĆ  della sinistra: dovā€™ĆØ finita la tutela degli animali, la paritĆ  dei diritti, lā€™accoglienza? La Raggi era la nostra Carola Rackete, non dice niente il sindaco Guanciali del Pd? (Mi dicono che si chiama Gualtieri, ma noi lo consideravamo uno di noi). Ce lā€™hanno con noi, loro cugini di campagna. Che dice Papa Francesco? i nostri emissari che fungono da cinghiali di trasmissione gli hanno ricordato il precedente del suo omonimo che parlava agli animali.

Ora siamo divisi tra legalitari che auspicano il ricorso alle vie giudiziarie, appellandoci alla Corte di Castrazione; e partigiani che premono per la lotta di liberazione. Comunque non venderemo facilmente la cotica, saremo armati e ungulati.

ā€œMa io non capisco ā€“ ha poi proseguito grufolando in modo visibilmente alterato ā€“ dite che siamo troppi e andiamo abbattuti. Ci negate pure il diritto a sfamarci fuori cittĆ , se andiamo alla macchia ci accusate di mangiare lā€™uva e distruggere i vitigni, tra poco ci farete la prova palloncino per vedere il tasso di moscato ingerito e ritirarci la patente di circolazione. Ma insomma. Questa che si annuncia ĆØ strage di Stato col favore della stampa e il silenzio dei magistrati. Unā€™infame operazione Scrofe Pulite, nessuna pietĆ  per i nostri piccoli. Ma poi questa storia che siamo troppiā€¦ PerchĆ© lo stesso criterio non vale anche per gli altri? Pure i politici sono troppi e mangiano piĆ¹ di noi, perchĆ© non li abbattete? E i bidelli nelle scuole, in soprannumero ed esonerati pure dalle pulizie, e le guardie forestali, una ogni albero in Sicilia e Calabria, e il personale Alitalia in eccesso, perchĆ© non abbattete loro? In realtĆ  non lo fate perchĆ© da loro non ricavereste nemmeno una goccia di ragĆ¹ā€¦

ā€œMa voi siete aggressivi ā€“ gli ho obiettato ā€“ rovinate i campi e le vigne, attaccate i cassonetti, non controllate le nasciteā€¦ā€ ā€œDateci la mensa e il libero accesso ai cassonetti e non lo faremo piĆ¹. Dateci i profilattici e faremo meno figli. Noi chiediamo la paritĆ  dei diritti con cani e porci e voi ci parificate alle pappardelleā€¦ E ci fate pure le sagre. Una vergogna, una barbarie. Il ministro delle pari opportunitĆ  dovā€™ĆØ finito? E la Lega animali? I figli soā€™ piezz ā€˜e carneā€ ha urlato lā€™esule ungulato. Qui il cinghiale ha tradito un poā€™ di commozione, mi ĆØ giĆ  parso di vederlo in umidoā€¦