Lo ‘Nfierno – L’Inferno di Dante in Lingua Napoletana
Con l’espressione “Inferno napoletano” finora si è sempre indicato un volume antologico di poesie erotiche in lingua partenopea, con riferimento all’enfer (in francese: inferno), cioè alla sezione di una biblioteca che conteneva tale genere letterario.
D’ora in poi “Inferno napoletano” potrà nobilitarsi ed indicare anche una traduzione vernacolare della prima cantica dell’immortale poema di Dante, pubblicata in volume nel 1870 da Domenico Jaccarino (1844-1894) e più volte riedita nel corso dell’Ottocento. È un’ottima iniziativa della casa editrice D’Amico per commemorare Dante in
occasione del settecentesimo anniversario della sua morte e per togliere dall’oblio Domenico Jaccarino, attivissimo poligrafo vicino alla Sinistra storica, che, sia nei drammi, negli scritti giornalistici e nelle poesie, fu equanimemente bilingue. Il suo Dante popolare – che nelle intenzioni avrebbe dovuto consistere nella traduzione completa delle tre cantiche, ma di cui portò a termine solo la prima – doveva servire a far comprendere agli strati più miseri della popolazione napoletana, analfabeti e incapaci di comprendere perfettamente il toscano, gli insegnamenti morali contenuti nella Divina Commedia: l’idea era quella di leggere a voce alta, vicolo per vicolo, i versi dell’Alighieri in una versione comprensibile a tutti. A questo fine lo scrittore fondò la “Scuola popolare dantesca napolitana” allo «scopo di istruire ed educare le masse popolari infime della città di Napoli mediante la lingua che esse parlano ed intendono» e furono coniate anche alcune medaglie (riprodotte nella sezione iconografica) destinate a chi si fosse fatto promotore di tale diffusione culturale.
Domenico Jaccarino
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Lo ‘Nfierno – L’Inferno di Dante in Lingua Napoletana
Posted by altaterradilavoro on Nov 29, 2022