L’IC “Eduardo De Filippo” partecipa al progetto “Racchette di Classe FIBa-FIT”
Dopo il successo della fase sperimentale nel passato anno scolastico, il progetto “Racchette di Classe FIBa-FIT” ha ottenuto il riconoscimento dal CONI e dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, quale attività progettuale valida per l’anno scolastico 2015/2016. L’iniziativa, promossa a livello nazionale dalla Federazione Italiana Badminton e la Federazione Italiana Tennis, nasce con l’intento di avvicinare gli alunni di 3°, 4° e 5° elementare a entrambe le discipline. l’IC “Eduardo De Filippo” di Morcone che ne aveva chiesto la candidatura, partecipa al progetto, n concomitanza del quale, come campagna educativa, verrà realizzato un concorso di disegno riferito al tennis e al badminton, che consentirà agli insegnanti delle classi di intrattenere i ragazzi sul tema in maniera giocosa, con un kit educativo appositamente ideato. Chi non conosce lo sport praticato, è portato, in genere, a considerare quest’attività solo come un semplice, poco produttivo passatempo, inutile per il proprio avvenire. Oggi, diciamoci la verità, si studia e si programmano attività solo ed esclusivamente in funzione del proprio futuro lavorativo, non sono ammesse altre distrazioni, bisogna solo studiare e studiare, questo è il destino dei ragazzi, che vivono un’adolescenza incollati su libri e quaderni, un’adolescenza che assomiglia sempre più alla vita che conducono gli adulti. E’ triste, molto triste. Dobbiamo ammetterlo: il giovane di oggi è meno spensierato del giovane di ieri. La scuola di Morcone viaggia controcorrente e adotta lo sport come strumento di crescita, come elemento educativo che contribuisce al raggiungimento della maturità con leggerezza e piacere. L’IC murgantino della Dirigente Leggieri ancora una volta in evidenza, dimostra, attraverso progettualità intelligenti e costruttive extradidattiche, di essere una scuola all’avanguardia, di più ampie vedute, una scuola di qualità, capace di erogare una miscela formativo-educativa di grande spessore.
Gabriele Palladino