I segreti del Vittoriale degli Italiani

I segreti del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera

28 Novembre 2022
Storia e curiosità del Vittoriale degli Italiani, l’ultima dimora di Gabriele d’Annunzio costruita a Gardone Riviera e considerata uno dei luoghi più affascinanti d’Italia

Teresa Barone

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Il Vittoriale degli Italiani è indubbiamente uno dei luoghi più affascinanti d’Italia, un complesso unico e ricco di mistero voluto fortemente da Gabriele d’Annunzio è oggi trasformato in un complesso monumentale aperto al pubblico, visitato ogni anno da più di 200mila persone.

Situato a Gardone Riviera, sulla sponda bresciana del Lago di Garda, il Vittoriale si estende complessivamente per circa nove ettari e comprende non solo edifici ma anche piazze, giardini, fontane e corsi d’acqua, una lunga serie di ambienti e luoghi che rappresentano un patrimonio storico e artistico di grande valore.

 

La storia del Vittoriale

A volere la costruzione del Vittoriale degli Italiani è stato proprio Gabriele d’Annunzio, scegliendo questo luogo come sua dimora per gli ultimi anni della sua vita e affidandone la realizzazione all’architetto Giancarlo Maroni.

Il nome Vittoriale fa riferimento alla vittoria dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, infatti l’obiettivo di d’Annunzio era proprio quello di dare vita a un luogo che potesse rappresentare la memoria della “vita inimitabile” sia del poeta che aveva combattuto durante il conflitto, sia di tutti i soldati italiani.

I lavori per la realizzazione del complesso sono durati fino al 1938 ed è stato lo stesso poeta a decidere di donare il Vittoriale all’Italia con un atto formale siglato il 22 dicembre 1923.

I luoghi più misteriosi del Vittoriale

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Il Vittoriale comprende l’ultima dimora di Gabriele d’Annunzio, la cosiddetta Priora che è stata arredata e decorata dal poeta secondo il suo stile eccentrico e originale. All’interno sono conservati circa 10mila oggetti e 33mila libri, circondati da arredi, tendaggi e vetrate dipinte.

È presente la stanza della Musica, la stanza del Lebbroso ideata come luogo di meditazione e caratterizzata dalla presenza del simbolico letto delle due età. Ci sono anche la Sala delle reliquie dove d’Annunzio raccoglieva simboli di diverse fedi e il macabro Scrittoio del monco, sul cui ingresso pende una mano tagliata collocata sull’architrave della porta.

All’interno del complesso è anche presente il Museo d’Annunzio Segreto, una collezione di oggetti, abiti e arredi sconosciuti al pubblico fino all’inaugurazione di questo spazio nel 2010.

La Nave Puglia e il Mausoleo

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La Nave Puglia, donata a Gabriele d’Annunzio dalla Marina Militare nel 1923, è collocata sotto il colle mastio all’interno del parco e racchiude anche il Museo di Bordo con modelli d’epoca di navi da guerra della collezione di Amedeo di Savoia duca d’Aosta.

Il Vittoriale ospita anche il Mausoleo dove è sepolto Gabriele d’Annunzio, un monumento funebre ispirato ai tumuli etruschi che ospita anche le arche di dieci personaggi illustri, tra eroi e legionari molto cari al Vate.

Curiosità sul Vittoriale degli Italiani

La dimora dannunziana è ricca di curiosità e non mancano le leggende che riguardano soprattutto le originali abitudini del poeta. Sembra che d’Annunzio abbia voluto far realizzare la porta dello studio dove riceveva gli ospiti molto più bassa del dovuto, obbligando velatamente le persone che entravano a chinare il capo all’ingresso.

Gabriele d’Annunzio è morto la sera del 1° marzo 1938 colpito da emorragia celebrale mentre era seduto nella stanza della Zambracca della Priora, usata come anticamera alla stanza da letto e come vano guardaroba.

Sembra che il poeta avesse predetto la sua morte già in precedenza, descrivendola in modo accurato: “La sensazione della corda nel cervello che è per spezzarsi, che può spezzarsi. Il senso della morte improvvisa”.

 

 

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