Considerazioni generali

Considerazioni generali

È tutta questione di… consapevolezza.

Governo-Meloni-768x402Bene… abbiamo in carica un nuovo governo e mi sembrano d’obbligo alcune considerazioni del tutto antropologico-mentali, e poco partitiche.

D’altronde, sono un antropologo della mente, e diventa per me difficile pensare come se non lo fossi.

Gli italiani hanno espresso la loro preferenza, secondo una percentuale chiara e precisa. E la conseguenza è ciò che è accaduto in questi giorni: velocità e (almeno per me…) chiarezza circa possibili rotte che lo stesso governo dovrebbe intraprendere e soprattutto seguire. Dopo molti anni in cui non si votava, oppure si votava e la chiarezza dalle urne non emergeva, ora, finalmente, la volontà popolare si è espressa e dunque resta apprezzabile il fatto che il governo venga formato velocemente. Certo, sarà il tempo e l’iter parlamentare dei prossimi mesi ed anni a stabilire se le cose miglioreranno in questo Paese. Io resto, come sempre, moderatamente ottimista.

Una ulteriore considerazione: una donna quarantenne riesce, proprio per il volere delle urne, a proporsi-imporsi come referente istituzionale privilegiato agli occhi del Presidente della Repubblica, evidenziando una ulteriore solitudine (non certo quella dei numeri primi…): quella femminile. E il tutto emerge anche dalla proporzione del numero delle donne presenti fra i ministri, analogamente alla proporzione delle donne presenti nel parlamento italiano.

Governo-Meloni-ecco-i-nomi-dei-nuovi-ministri-768x317Si tratta di una rivoluzione? Certo, almeno in nuce.

La vera rivoluzione, in questo sacrosanto Paese, sarà verificare se davvero qualche cosa cambierà e in modo tangibile, verificabile e sarà realizzato nella vita quotidiana delle persone. Persone che, oramai da anni, cercano di essere governate con determinazione e chiarezza, seppure nella dialettica del confronto.

Non basta essere donne per rappresentare gli interessi di una nazione come la nostra, perché penso sia determinante essere talmente volitivi, costanti e tenaci da saper prendere decisioni che siano, in alcuni casi, “anche contro-corrente” rispetto ad un mondo e ad un’Europa che poco sa di solidarietà e fratellanza fra i popoli.

 

alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).