Pontelandolfo – “eredità patrimoniale”

PER CONSERVARE E TRASMETTERE IL PASSATO AL FUTURO

la “’Convenzione di Faro” sottoscritta dall’Italia nel 2013 è finalizzata al riconoscimento della partecipazione alla vita culturale come un diritto dell’essere umano, che nei confronti del patrimonio culturale ha una responsabilità individuale e collettiva, perchà la sua conservazione ha come obiettivo lo sviluppo umano e la qualità della vita e introduce il concetto di “eredità patrimoniale” di una comunità, nel quadro di una azionne pubblica, da sostenere e trasmettere alle generazioni future.
A quasi venti anni di distanza dagli scavi archeologici di Coste Chiavarine,l’Europa chiarisce aspetti del patrimonio culturale già presenti negli interventi concreti dell’Associazione “Archeoclub d’Italia” – Sezione di Pontelandolfo e Morcone.
Parlare e agire in conformità a un concetto di “eredità patrimoniale” non ci ha lasciato sorpresi perché quei concetti erano il nostro modus operandi e questo è stato possibile concretizzare grazie alla lungimiranza della Dottoressa Giuseppina Bisogno che, allora in qualità di Direttore Archeologo responsabile dell’Ufficio di Benevento già Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Salerno, Avellino e Benevento, ha creduto in queste nuove idee operative nel campo dell’Archeologia, -.
RICORDI 2Grazie anche e soprattutto ai tantissimi Soci dell’Archeoclub (tra cui il compianto : – Carmine Diglio) che hanno offerto con anima e passione il loro tempo e la propria capacità, “aggrappati” a un sogno di sviluppo culturale e di valorizzazione del nostro “parimonio”. Come resta imperitura la fattiva collaborazione con Andrea De Tommasi che ci ha guidati e sostenuti nelle ricerche e nelle prospettive future.Quello che dal 2013 la “Convenzione di Faro” mette per iscritto per lo scenario culturale italiano, noi pionieri dell’Archeoclub d’Italia lo sentivamo già nostro nel 2004 e ancora prima, quando i nostri Soci collaboravano alle ricerche del Pro. Maurizio Matteini Chiari in quel di Sepino e coinvolgevano tutta la popolazione di Pontelandolfo, l’Ente Comunale, la allora Soprintendenza archeologica, la Comunità Montana Titerno e la Provincia di Benevento, nello studio del territorio anche attraverso la ricerca archeologica condotta nei siti del Castello dell’Avellana e delle Coste Chiavarine.

Puntuali e ampi i momenti di partecipazione e diffusione nei Convegni tenuti a Pontelandolfo nel 2004 e nel 2005, così come quello celebrativo del 2019 e dal titolo evocativo di un “Progetto aperto di Archeologia Pubblica per Pontelandolfo ed il suo territorio” con le speranze e i concreti progetti di sviluppo programmabili.
A quasi venti anni di distanza da quegli eventi restano ancora tante le cose da fare per “conservare” e “trasmettere” alle generazioni future, e la pubblicazione di questo volume credo che dovrebbe essere lo stimolo e il punto di ripartenza per concrete iniziative rimaste ancora nel cassetto delle buone intenzioni.
Il tempo trascorso purtroppo non è stato foriero di azioni positive, anzi abbiamo dovuto registrare che al bisogno di tutela e valorizzazione gli Enti Locali, tutti, hanno preferito autorizzare e concedere spazi fin troppo estesi per nuove infrastrutture impattanti, con un elevato rischio di “saccheggio” e di distruzione del nostro territorio e del patrimonio presente, compreso il sito emergente di Sorgenza con il suo pago e presidio sannitico.
L’auspicio è che dopo tanti anni si compiano azioni concrete e mirate per lo sviluppo e la valorizzazione di questo nostro territorio attivando un polo museale, già da tempo suggerito, nell’ottica della programmazione culturale pubblica, dalla Sezione di Pontelandolfo dell’Archeoclub d’Italia, con il coinvolgimento di partner quali la Provincia, le Università, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, e la Comunità Montana, per l’istituzione di team di studio e lavoro sul territorio che preveda la mappatura dei contesti archeologici, lo studio e la catalogazione dei manufatti già rinvenuti e le ricerche in località Sorgenza, quale sito di elevata valenza del nostro patrimonio, e nell’intero territorio comunale di Pontelandolfo.
Con l’Augurio di un futuro migliore per i nostri territori.

ANTIMO ALBINI
Presidente della Sezione di Pontelandolfo (BN) Archeoclub d’Italia antimo.albini@gmail.com


1REDAZIONE
Andrea De Tommasi, Maria Laura Scaduto, Erika Tedino

SOGGETTI SOSTENITORI
Marcello Rotili, già Ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale, Università della Campania Silvana Rapuano, Ricercatrice in Archeologia Cristiana e Medievale, Università della Campania Rossella Mancini, Assessore con delega alle Politiche Culturali del Comune di Pontelandolfo Claudio La Rocca, Archeologo professionista, Roma Maria Laura Scaduto, Architetto, Docente scolastica, co-direttore del Progetto ABACUS, Sicilia Associazione MeRIDIES, Bagheria (PA) Andrea De Tommasi, co-direttore del Progetto ABACUS, Sicilia

CASA EDITRICE “ALL’INSEGNA DEL GIGLIO”, Sesto Fiorentino (FI) Tommaso Ariani, Editore, Erika Tedino, Redattrice

RINGRAZIAMENTI
Si è particolarmente grati alla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura per aver sostenuto finanziariamente questo progetto editoriale partecipativo.
Al Dirigente del Servizio II “Istituti Culturali”, Antonio Tarasco, e al Funzionario di area amministrativa e contabile, Simone De Felice, si esprime gratitudine per aver garantito un costante supporto e orientamento amministrativo durante tutto il percorso di realizzazione del volume.
A Riccardo Pozzo, Professore ordinario di Storia della Filosofìa presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, va la piena gratitudine per aver accolto l’invito a curare la prefazione di questa pubblicazione e avervi intessuto le dimensioni filosofiche e sociologiche della Cultural Innovation, tra le altre che possono fornire notevoli elementi di attualizzazione anche all’Archeologia Pubblica e allo studio dei Paesaggi e delle Culture.
A Mario Pagano, Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, si è molto grati per aver rappresentato, rispetto allo scenario di contestualizzazione di taluni dei casi studio illustrati nel volume, la missione di tutela, conservazione e valorizzazione propria della Soprintendenza da lui guidata.
Un riconoscimento particolare va al Sindaco del Comune di Pontelandolfo e Presidente della Comunità Montana del Titerno e dell’Alto Tammaro, Gianfranco Rinaldi, e all’Assessore del Comune di Pontelandolfo con delega alle Politiche Culturali, Rossella Mancini, per l’interessamento istituzionale e la proattività mostrati in sede di deliberazione e accordo dei patrocini morali. Unitamente a loro, un grazie sentito va anche al Vicesindaco di Pontelan-dolfo, Antonio Perugini.
A tutti gli Autori, Studiosi, Colleghi e Amici che hanno generosamente contribuito alla realizzazione del volume, va la stima e la riconoscenza per aver offerto le proprie competenze ed expertise disciplinari, e per aver assicurato a questa pubblicazione, attraverso i rispettivi contributi tematici, un carattere oltre che scientifico anche divulgativo, che conferisce a questo progetto editoriale partecipativo una specifica valenza socio-culturale e una reale estensibilità a molti contesti socio-territoriali ed esperienze di Archeologia Pubblica similari.
La realizzazione di questo progetto editoriale non si sarebbe avuta in mancanza del sostegno offerto anche dalla Casa editrice “All’Insegna del Giglio” e delle professionalità di alto livello che vi operano, che hanno consentito di agevolare l’avvio concreto e il completamento del progetto editoriale nel rispetto dei termini’predefiniti dalla DG-ERIC. Tutto quanto, peraltro, è avvenuto durante mesi di produzione editoriale che hanno risentito in più passaggi delle contingenze generali di questo periodo storico particolare. Molto si deve, ancora una volta, alla grande disponibilità e competenza di Tommaso Ariani e di Erika Tedino, i quali hanno seguito da vicino e curato al meglio tutta la produzione editoriale del volume, garantendone anche la migliore disseminazione sia nella versione a stampa, che in quella digitale, attraverso i molteplici network specialistici e divulgativi della Casa editrice.
Un ringraziamento specifico va rivolto all’Associazione “MeRIDIES – Meetings, Researches and Initiatives for thè Development of Identitary Environments and Societal system”, in particolare a Maria Laura Scaduto, Presidente, Docente scolastica, Architetto ed esperto di “Contratti di Fiume”, per aver dato la propria disponibilità a sottomettere nel novembre 2019 alla DG-ERIC la richiesta di contributo ai sensi della già Circolare n. 108/2012, anche in ragione della attinenza del profilo statutario e della piena familiarità dell’Associazione MeRIDIESl rispetto alle differenti tematiche affrontate nel volume.

Alla Famiglia Senatore-Bisogno – peraltro promotrice del Premio annuale intitolato a Giuseppina “Pinella” Bisogno – e alla Famiglia Diglio-Stringile si è davvero molto grati per la partecipazione che hanno mostrato già in occasione del Convegno “Cinque mesi, quindici anni, una Comunità civica, una prospettiva: verso un progetto ‘aperto’ di Archeologia Pubblica per Pontelandolfo e il suo Territorio”, tenutosi a Pontelandolfo il 28 settembre 2019, nell’am bito del quale vi è stato un ulteriore bel momento di ricordo della Cara Giuseppina d Bisogno, già Direttore Archeologo presso la ex Soprintendenza per i Beni Archeologi a province di Salerno, Avellino e Benevento; e del Caro Carmine Diglio, già Socio e Volontario dell’Archeoclub d’Italia, Sezione territoriale di Pontelandolfo e Morcone.
A tutti i soggetti sostenitori, morali e anche materiali, del progetto editoriale partecipativo che ha condotto alla realizzazione di questo volume, viene rinnovato un ringrazianento in ragione del sostegno istituzionale, ovvero a titolo soggettivo, e dell’interesse socio-culturale che molti di essi hanno formalizzato fin dalla fase di elaborazione e presentazione della proposta progettuale alla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali, nel 2019.

Edizione e distribuzione: All’Insegna del Giglio s.a.s
via Arrigo Boito, 50-52 50019 Sesto Fiorentino (FI) www.insegnadelgiglio.it

ISBN 978-88-9285-120-7 e-ISBN 978-88-9285-121-4 © 2022 All’Insegna del Giglio s.a.s.
Licenza CC-BY-SA-NC 3.0 Stampato a Sesto Fiorentino (FI)
Aprile 2022, BDprint