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Come ha reagito il mondo di sopra alla vittoria netta di Giorgia Meloni e al suo futuro avvento al governo dellāItalia?
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La guerra preventiva alla Meloni
Come ha reagito il mondo di sopra alla vittoria netta di Giorgia Meloni e al suo futuro avvento al governo dellāItalia? Scene di disperazione a parte, dopo un attento studio antropologico e una classificazione scientifica, si possono distinguere sei tipologie prevalenti, che traspaiono giĆ dai titoli dei giornaloni e dalle dichiarazioni degli influencer, dei cantanti, delle consorterie e dei galoppini: lāespatrio virtuale, la guerra preventiva, il vittimismo cautelare, il malcontento precoce, la neutralizzazione transgenica, il riposizionamento mutante.
Per cominciare le dichiarazioni di espatrio giĆ espresse poco prima del voto. Se vince la Meloni ce ne andiamo dallāItalia che diventerĆ una dittatura fascista e sarĆ annessa col Donbass alla Russia e gemellata allāUngheria. Le ultime elezioni sarebbero state il referendum-farsa di Putin per lāannessione. Lo stesso fenomeno di espatrio avvenne al tempo di Berlusconi, ma non si registrĆ² alcun esodo. Facile ĆØ stato immaginarsi file di emigrati, di richiedenti asilo, biglietti aerei pagati a peso dāoro, carovane di esuli. E invece zero. Lāesilio oltre che volontario, ĆØ virtuale: un gioco di ruolo, per sentirsi la coscienza a posto.
Seconda categoria, la guerra preventiva. Prima che la Meloni riceva il mandato, formi il governo e si insedi, comincia giĆ la guerra su tutti i fronti possibili, a partire dallāaborto e i diritti civili. Anche se la Meloni ha detto di non voler toccare la legge 194 ma solo di volerla portare a compimento per quella parte che riguarda gli aiuti a chi non abortisce, il messaggio di risposta dei militi della brigata Erode ĆØ āgiĆ¹ le mani dallāabortoā, anzi aboliamo lāobiezione di coscienza dei medici. Guerra preventiva. Ogni giorno il comando generale dei media e annessi inventeranno un nuovo fronte di scontro e annunceranno irrimediabili spaccature nel regime meloniano, con i suoi accoliti di governo.
Nella terza categoria si torna a una sfera piĆ¹ personale e si adotta il vittimismo a priori, a scopo cautelare. Abbiamo giĆ visto eroici fratelli bandiera della resistenza antimeloniana gridare alto e forte il loro antifascismo, annunciare che presto saranno sostituiti nei loro posti (ottenuti in massima parte perchĆ© allineati al regime precedente, e alla sinistra egemone) dai nuovi scherani di regime. Tutti a fare a gara con dichiarazioni di odio alla Meloni e cercare lāincidente per poi rendersi intoccabili una volta ottenuto lo statuto di vittime e bersagli della censura mussomeloniana. Tattica in uso soprattutto in Rai, in alternativa al leccaculismo plurimo aggravato, e mutante. Facile fare gli eroi, i partigiani, i combattenti antiregime sapendo con certezza che non rischi niente, non ti succederĆ nulla.
Il quarto tipo di reazione liscia il pelo allāantico e perenne scontento popolare. Ć il Piove Meloni ladra, nuova versione dellāattribuzione di ogni male al governo, con la variante perversa che il governo Meloni ancora non cāĆØ, ma i suoi danni e le sue angherie sono prenatali, si compiono giĆ nel feto, anzi nelle intenzioni ovariche. Si leggono giĆ i primi segni dāimpazienza e protesta precoce: si dia una mossa la Meloni, non stia lƬ impalata e muta davanti a questi problemi. Il liceo Manzoni ha giĆ processato la Meloni attraverso lāecografia del feto, annunciando che la suddetta, prima ancora di andare al governo minaccia dalla placenta lāItalia e fa perfino il saluto romano nelle acque prenatali. Ma corre in giro, con le prime proteste la domanda finale: E la Meloni che fa?
La quinta tipologia ĆØ invece volpina ed ĆØ intentata da quei poteri furbi, forti e grassi che vogliono circuire la Meloni, isolarla dal suo habitat e portarla nella foresta degli orchi dove adottarla come Mowgli. In particolare cāĆØ chi sta lavorando, anche sui giornali, per una mutazione genetica della stessa, una specie di fluid gender, in cui trasformare la Meloni in una Drag queen, previo inseminazione artificiale, usando Mario Draghi come donatore di seme. Dalla banca del seme al seme della banca, lāoperazione ĆØ compiuta: la Meloni sāindraghisce e i suoi maestrogeppetto della stampa & propaganda, le regalano lāabecedario in forma di Agenda Draghi.
Infine la sesta tipologia ĆØ quella di sempre: tanti si riposizionano e si convertono al melonismo, di cui si professano segreti ammiratori da sempre. Eā lāeterno servilismo nazionale, i voltagabbana, i riciclati, i triciclati reversibili, con possibilitĆ di ritorno indietro allāantimelonismo del giorno prima, appena mutano le condizioni atmosferiche. La specialitĆ ulteriore degli italiani, lo notava giĆ Liutprando piĆ¹ di mille anni fa, ĆØ che non servono solo un padrone, ma di solito due, perchĆ© cosƬ possono barcamenarsi, tirare sul prezzo, giostrare e tenersi un piano b. CāĆØ chi si appresta a prendere la doppia tessera, Melon club e Dem, o anche altri circuiti di potere per garantirsi di non restare per terra se la prima dovesse inciampare e cadere. La logica del branco ĆØ accerchiarla e osservarla: se dĆ segni di debolezza tutti a bastonarla per finirla, se invece si mostra solida tutti lƬ a far girotondo intorno a lei e a far la riverenza.
Tutto questo succede a pochissimi giorni dal voto, prima che accada tutto. Ma bisogna portarsi avanti per non trovarsi spiazzati e per spiazzare il Nemico e imporgli la propria Agenda, il proprio canone del Bene e del Male.
Tutto questo accade nel processo preterintenzionale al governo Meloni, nella sua fase prenatale. Entro domenica qualcuno sbotterĆ : ma basta, non se ne puĆ² piĆ¹ di questo governo Meloni, che non affronta i veri problemi del paese. Eā cominciato il mese della prevenzione mentale.
La VeritĆ (30 settembre 2022)