Il ritorno del baratto

Il ritorno del baratto: un antico mezzo utile per superare le difficoltà attuali

11 Febbraio 2022
Lo strumento si sta rivelando vantaggioso per superare la crisi economica provocata dalla pandemia. Dalle persone alla finanza passando per i Comuni: ecco chi oggi sta rinunciando alla moneta

Gabriele Laganà

Il baratto è un’operazione di scambio di beni o servizi fra due o più soggetti economici come ad esempio persone, imprese, enti o governi, senza l’uso di moneta. Uno strumento, questo, considerato come la prima forma di attività commerciale della storia. Eppure non ci sono prove storiche, antropologiche o etnologiche dell’esistenza di una società o di un’economia basata principalmente su questo mezzo.

Come tutto nella vita, anche il baratto ha subito un declino, arrivando praticamente a scomparire con il passare del tempo ed il progredire delle attività umane. Il punto di svolta avvenne attorno al V millennio avanti Cristo quando l’uomo iniziò a dare ad alcuni semplici oggetti (conchiglie, sale, punte di frecce ed altro) un valore intrinseco per favorire le negoziazioni. In pratica, in quell’epoca stava nascendo il commercio basato sul denaro.

Il nuovo boom del baratto

Si era, quindi, chiuso un capitolo. Ma non in modo definitivo. Perché oggi questo mezzo per scambiare beni e servizi sta tornando in auge, anche se declinato in chiave più moderna. Negli ultimi due anni, in particolare, il baratto ha conosciuto un vero e proprio boom. Un arco temporale non casuale ma che coincide con il diffondersi a livello mondiale del Covid-19.

La crisi economica acuita dall’emergenza sanitaria, infatti, non solo ha sconvolto la nostra quotidianità ma ha prodotto effetti devastanti per molti settori. E così lo scambio di merci e servizi ha iniziato a rappresentare una risorsa importante in quanto non comporta scambio di denaro. Denaro che in alcuni casi non c’è oppure è limitato.

Il baratto moderno è anche un modo pratico che consente di sfruttare al meglio le nuove tecnologie, superando gli ostacoli fisici, tra cui lockdown ed isolamento, imposti dalle restrizioni anti-contagio. Non è un caso che di recente siano divenuti molto popolari siti internet basati sulla “circolarità” dell’utilizzo e siano nate numerose app per la cessione di beni attraverso lo scambio.

Questi ultimi strumenti incentivano l’economia circolare producendo, allo stesso tempo, due conseguenze positive: un forte calo degli sprechi e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera (perché più si riutilizza e meno si produce). E minori danni per la natura significa miglioramento della qualità di vita degli esseri umani e minori costi per difendere l’ambiente.

Non meno importante è il recente sviluppo di forme di baratto amministrativo, che consentono di pagare multe impegnandosi in lavori socialmente utili.

Il baratto nel mondo finanziario

Il baratto sta subendo una naturale evoluzione tanto che negli ultimi tempi sta divenendo sempre più 4.0. Di conseguenza si sta allargando la platea di chi utilizza questo strumento. Oggi anche il mondo della finanza, come sottolinea il sito true-news.it, non disdegna di ricorrere al baratto.

Nella legge di Bilancio 2021 è stato introdotto il cosiddetto “baratto finanziario”, un sistema di compensazione multilaterale di crediti e debiti commerciali legati a operazioni di scambio provate dalla presenza di fatture elettroniche.

In questo modo le aziende possono compensare le proprie posizioni, che siano creditorie o debitorie, senza usare la moneta. L’idea di introdurre questo sistema era stata avanzata dall’Associazione Nazionale Commercialisti e Confimi Industria (Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata): l’obiettivo era quello di realizzare un sistema sicuro per le imprese con lo scopo di sostenere le attività in crisi di liquidità.

L’idea del baratto coinvolge anche la Pubblica amministrazione. I Comuni possono fare ricorso a questo sistema per aiutare i cittadini che sono in difficoltà nel pagare le multe. La legge permette, in determinati e limitati casi, di convertire una sanzione con attività di pubblica utilità.

Nuove idee per il baratto moderno

Il baratto oggi è conosciuto anche con il nome “barter“. Cambia il termine, un po’ forse per andare incontro alla nostra società che ama usare appellativi anglofoni, ma non la sostanza. Esempio pratico del boom del baratto al giorno d’oggi è rappresentato dal successo di BarattoBB.it: si tratta di portale dedicato ai soggiorni nei b&b in Italia. Sul sito è possibile scambiare beni o servizi per ottenere vantaggi di natura turistica senza costi aggiuntivi. Un modo per viaggiare senza spendere grandi cifre.

Non ci sono limiti alle idee per sviluppare un baratto in epoca moderna. Altra prova dell’evoluzione di questo sistema di scambio è testimoniata dal “burter” che si basa sulla vendita sottocosto di prodotti commerciali. Su questa base è nata la catena Portobello che ha sede a Roma.

Il meccanismo è tanto semplice quanto vantaggioso per produttori e consumatori: l’azienda acquista i beni eccedenti nei magazzini dei produttori offrendo in cambio spazi pubblicitari. Così facendo rimette in commercio prodotti ad un prezzo sensibilmente più basso rispetto a quelli del mercato, anche del 50%. Grazie a un modello di business circolare e integrato verticalmente, l’azienda offre prodotti di alta qualità a prezzi accessibili attraverso la vendita assistita presso i negozi.

Insomma, dal passato riemerge uno strumento considerato superato ma che, invece, sta risultando valido per superare le difficoltà del presente.

 

https://www.ilgiornale.it/news/finanza-sostenibile/ritorno-baratto-antico-mezzo-utile-superare-difficolt-2009338.html