I SAVOIA CHIEDONO LA RESTITUZIONE DEI LORO GIOIELLI? RISARCISCANO IL SUD…
I discendenti dei Savoia hanno richiesto la restituzione dei loro gioielli al governo italiano preannunciando azioni legali in caso di parere negativo. Il “tesoro” comprende migliaia di brillanti e perle per diversi milioni di euro. Il Movimento Neoborbonico ha inviato ai discendenti sabaudi un dossier con alcune notizie relative ai famosi 443 milioni di lire delle banche meridionali pre-unitarie (sui 668 complessivi di tutte le banche italiane messe insieme), ai saccheggi e ai massacri subiti dalle popolazioni dell’ex Regno delle Due Sicilie durante l’unificazione italiana voluta proprio dai loro antenati.
Nel dossier anche le notizie relative ai beni sottratti ai Borbone e mai restituiti nonostante le numerose e legittime richieste. Si trattava di ville, appartamenti, oggetti d’arte e soldi dei conti correnti personali della dinastia napoletana per diverse centinaia di milioni di euro attuali.
In considerazione del fatto che la questione meridionale nacque proprio in quegli anni e non è ancora stata risolta e in considerazione del fatto che al Sud risulta ancora oggi un grande numero di famiglie povere, il Movimento Neoborbonico ha chiesto ai Savoia, nel caso di una eventuale restituzione, di donare a quelle famiglie i soldi ricavati dalla vendita del “tesoro” a parziale risarcimento dei danni subiti nel 1860 e dal 1860.
Movimento Neoborbonico
Nell’immagine il frontespizio di opuscolo anonimo di fine Ottocento ristampato di recente a cura di Stamperia del Valentino con introduzione del prof. Gennaro De Crescenzo e dell’avv. Antonio Boccia (si tratta della vertenza legale dei Borbone per la restituzione dei loro beni privati).