Aumento per le pensioni di invalidità

Scatta l’aumento per le pensioni di invalidità: ecco le cifre

17 Dicembre 2021  
Aumentano gli importi delle pensioni di invalidità grazie alla rivalutazione dell’1,7%: ecco le cifre e come saranno distribuite
Alessandro Ferro

Dal 1° gennaio 2022 scatta un aumento anche per le pensioni di invalidità civile: gli importi per le patologie con un 74% di invalidità minima hanno subìto la rivalutazione dell’1,7%.

Cosa fare per richiederla

Innanzitutto, per dimostrare di rientrare nella categoria, sarà necessario far inviare all’Inps un certificato dal proprio medico con tutte le patologie del paziente. Dopo aver effettuato la visita medica, l’invalido civile riceverà due o più verbali (in base alle richieste del medico di famiglia), dove sarà riportata la percentuale di invalidità del richiedente. Per ottenere il certificato, poi, si dovrà avere un’età compresa tra 18 e 67 anni e avere un reddito personale non superiore a 5005,94 euro. Invece, con un’invalidità del 100%, il reddito può raggiungere la cifra di 17.271,19 euro.

Gli importi delle pensioni

Le cifre previste e riportate da “Insindacabili” sono le seguenti: 291,97 euro per 13 mesi se l’invalidità è compresa tra il 74% e il 99%; stessa cifra anche per gli invalidi al 100% ma con la maggiorazione della finanziaria 2002. La pensione per i sordomuti, sempre di 291,97 euro, può essere incrementata tra 10,33 e 364,93 euro in base ai limiti di reddito fissati sempre in 17271,19 euro. Invece, la pensione per i ciechi assoluti è di 315,76 incrementabile secondo alcuni limiti di reddito mentre quella per i ciechi parziali è di 217,42. Per gli accompagnatori, l’indennità è di 528,94 per 12 mesi per i ciechi parziali e 954,30 euro per chi assiste chi è affetto da cecità totale. Infine, “l’assegno sociale sostitutivo degli invalidi civili è pari a 374,5 euro più 85,43 euro (provvisori) se si rispettano determinati limiti di reddito sia personale che coniugale“.

Maggiorazioni 2022

Gli importi pensionistici saranno più elevati grazie anche al sistema cdelle maggiorazioni sociali per le quali si attende una circolare dell’Inps in merito. Per poterne usufruire, “il pensionato invalido non deve superare determinati limiti di reddito personale e coniugale“. Secondo uno schema ben delineato, “364,93 euro se l’invalido ha una percentuale pari al 100%, un’età oltre i 60 anni e non supera determinati redditi personali o coniugali“. Importo di 85,43 euro per gli assegni sociali sostitutivi degli invalidi parziali e totali per chi ha un’età superiore a 65 anni. Stessa cifra, di 191,74 euro, per gli assegni sociali sostitutivi degli invalidi parziali oltre 70 anni e gli invalidi totali oltre i 65 anni mentre la cifra sarà di 272,69 euro per le pensioni sociali sostitutive degli invalidi parziali oltre 70 anni e per quelle sociali sostitutive degli invalidi totali.

Come si legge su Money, invece, non c’è alcun limite di reddito per l’assegno mensile riconosciuto ai lavoratori con drepanocitosi o talassemia major. L’importo, per effetto della rivalutazione all’1,7%, sale a 523,82 euro.

 

https://www.ilgiornale.it/news/economia/scatta-laumento-pensioni-invalidit-ecco-cifre-1996667.html