Da gennaio rivoluzione pagamenti

Da gennaio rivoluzione pagamenti: cosa cambia sui contanti
13 Ottobre 2021
Dal 1° gennaio 2022 stop alle transazioni da oltre 1.000 euro in contanti: è questo il nuovo piano del governo per combattere l’evasione fiscale
Alessandro Ferro

Meno contanti, più transazioni elettroniche. Per combattere l’evasione fiscale, dall’1 gennaio 2022 scatta una vera e propria rivoluzione sui pagamenti.
Stop transazioni oltre 1000 euro

Con l’inizio del nuovo anno non sarà più possibile, tra soggetti diversi, trasferire una cifra superiore a 1000 euro utilizzando i contanti. In questa soglia rientrano anche pagamenti diversi e frazionati. Il governo giallorosso, con il Decreto Legge n.124 del 2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha attuato un cambiamento importante nella quotidianità dei cittadini italiani. Con il decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020, il limite era stato fissato a 2000 euro ma, a partire dal prossimo anno, la cifra è destinata a dimezzarsi.
Cosa succede se si supera la soglia

Se il contribuente avrà la necessità di effettuare un pagamento per una cifra superiore al limite fissato per l’utilizzo dei contanti, sarà obbligato a utilizzare strumenti tracciabili quali carta di credito o bancomat, l’assegno o il bonifico postale/bancario. Il limite ai contanti troverà la sua applicazione per tutti i tipi di trasferimento di denaro (compresi prestiti e donazioni), indipendentemente dal grado di parentela.

Come combattere l’evasione

Come abbiamo recentemente trattato sul Giornale.it, l’evasione fiscale è sempre più un pallino di Palazzo Chigi e per contrastarla si è deciso di potenziare “i pagamenti elettronici riducendo drasticamente i costi delle transazioni cashless”. È quanto c’è scritto sul “Rapporto sull’evasione fiscale e contributiva” allegato alla Nadef, il Documento di Fiinanza Pubblica che riporta quali sono le nuove strategie per combattere l’evasione, sottolineando come sia un “obiettivo prioritario, dopo la fisiologica sospensione delle attività di notifica” a causa della pandemia. Per fare in modo che il contrasto sia efficace, si continuerà a puntare sull’Isa, gli Indici sintetici di affidabilità: sono alcuni indicatori che, con la misurazione di dati ed informazioni relative a più periodi d’imposta grazie a un metodo statistico-economico, danno una sintesi di valori “tramite la quale sarà possibile verificare la normalità e la coerenza della gestione professionale o aziendale dei contribuenti”.

Il nuovo tetto per i contanti: segnatevi questa data

Questi, ovviamente, non saranno gli unici strumenti validi: fatturazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi rimarranno sempre strumenti “in prima linea” contro l’evasione oltre a un inasprimento delle pene per i grandi evasori, il rafforzamento degli strumenti di contrasto alle frodi nel settore dei carburanti e il contrasto dell’evasione e illegalità nel settore dei giochi.
Addio alle banconote da 500?

Il taglio più grande delle banconote, quelle da 500 euro, potrebbero presto sparire dalla circolazione. Se è vero che non si tratta di una moneta non proprio di uso comune, esiste e circola dall’introduzione dell’Euro. Secondo i dati pubblicati dalla Serious Organised Crime Agency, il 90% dei contanti di questo taglio che circolano nel Regno Unito sarebbero stati nelle mani di organizzazione criminali favorendo il fenomeno del riciclaggio di denaro. La Banca Centrale Europea, nonostante abbia smesso di produrne da circa di anni proprio per le preoccupazioni legate a “pratiche illegali” collegate al loro utilizzo, ciò non ha impedito alle banconote già stampate di continuare a circolare.