Ecco cosa cambia sull’assegno delle pensioni
6 Settembre 2021
Previsto un aumento della pensione nel mese di settembre. Ecco le categorie per le quali è stato annunciato
Alessandro Imperiali
Lo scorso 25 agosto l’Inps ha comunicato l’arrivo di un nuovo cedolino riguardante l’assegno pensionistico. Alcuni pensionati riceveranno un importo più alto del normale.
I beneficiari sono coloro che hanno presentato la dichiarazione 730 e coloro che rientrano nei requisiti reddituali per poter avere diritto all’aumento dell’Inps. Il rimborso avverrà sotto forma di credito. Chi fa parte di questa categoria, come abbiamo già spiegato, potrebbe ricevere a settembre una cifra nettamente più alta. Nello specifico, si tratta di coloro che hanno presentato la propria dichiarazione dei redditi a giugno o maggio e non hanno ancora ricevuto alcun rimborso. Quest’ultimo arriverà a settembre. Stesso discorso anche per quanto riguarda le trattenute in caso del conguaglio a debito del contribuente, il quale, in questo caso, avrà la possibilità di optare per la rateizzazione degli importi a debito.
Il pagamento della pensione nel mese di settembre, come sottolinea anche contocorrenteonline, rispetterà le direttive create durante il periodo della pandemia. Ciò significa che ogni pensionato per ritirare l’assegno che gli spetta presso uno sportello postale dovrà seguire il calendario predisposto. Questo è in ordine alfabetico e il ritiro in anticipo comincerà il 27 settembre.
Le cifre
L’aumento della pensione è stato predisposto dall’Inps attraverso una maggiorazione degli assegni destinati a nucleo familiare. In numeri, gli importi varieranno da 37,50 fino a 55 euro, a seconda del numero di figli a carico. Per i nuclei con uno o due figli a carico la maggiorazione sarà di 37,50 euro mentre le famiglie con tre o più figli avranno un aumento di 55 euro per ogni figlio a carico. Nel mese di settembre si riceveranno anche gli arretrati dei mesi di agosto e luglio.
Per gli invalidi, invece, lo scorso 25 agosto sono stati riportati dall’Inps gli aumenti dedicati alle gestioni pubbliche. Il riferimento era nei confronti delle provvidenze per i grandi invalidi. L’assegno sostitutivo in questo caso ha un aumento variabile dell’importo che va dai 450 ai 900 euro, a seconda del grado di invalidità.