Lo «Spid»

LA PAROLA AI LETTORI 
Dalla vostra parte
Lo «Spid», ultima trappola della burocrazia (che non c’entra con la tecnologia)
di Tony Damascelli

E poi ci si chiede perché la gente veda nelle parole burocrazia e Stato qualcosa di misterioso e temibile: ecco una cosa nuova, lo spid, una situazione oscura, ambigua. Già il vivere quotidiano è impegnativo, diffìcile, pieno di scogli, ma trovo un tantino sadico avere inventato lo spid: parola misteriosa e, come tale, preoccupante. Finché un figlio informatico ha cercato di illuminarmi e procurarmi questo privilegio: avere lo spid, ma andare poi a farsi riconoscere in uffici adeguati, se no non vale. Cosa costata molto tempo per avere ed assemblare tutti i documenti e numeri necessari. E chi non ha un figlio informatico? Ma non era possibile trovare un sistema più semplice per accedere ai servizi dello Stato? Ma che cosa si crede? Che di colpo si sia tutti esperti in elettronica, in sigle misteriose spesso infilate l’una dopo l’altra? Ma noi, poveri sprovveduti, salvati dal Covid, potremo sopravvivere senza spid?

Albarosa Paganelli e-mail

Gentile signora Albarosa, già il suo nome di battesimo suggerisce l’ottimismo che viene subito spento da quello che Lei giustamente ha scritto e conferma un sistema fasullo, ambiguo, pieno di trappole, di linguaggio, di forma e di sostanza. Vogliamo adeguarci alle abitudini intemazionali ma continuiamo ad essere prigionieri di strutture vecchie, di corpo e di testa, mentalità burocratiche, lacci, ostacoli che nulla hanno a che fare con le tecnologie. Esistono ancora, in alcuni uffici pubblici, timbri e colla, compilazione a mano di moduli, un mondo che resiste, resiste, resiste e che non è affatto disposto a mollare quel potere che lo protegge da errori ed omissioni. Lo spid è uno dei tanti passaggi di questa burla, così come il green pass e altre idee per stupire. Faccio un esempio che riassume l’equivoco: il piano vaccinale sarebbe stato di immediata realizzazione utilizzando la tessera sanitaria che contiene un microchip che dovrebbe consentire a qualsiasi sito medico di dialogare con comuni, ospedali, medici, «La Tessera Sanitaria è necessaria quando il cittadino si reca dal medico o dal pediatra, ritira un medicinale in farmacia, prenota un esame in un laboratorio di analisi, si sottopone ad una visita specialistica in ospedale o presso una Asl e, comunque, ogniqualvolta debba certificare il proprio codice fiscale». Non bastava tutto questo per convocare i cittadini alla vaccinazione?

IMG_20210613_0001