Decreto per il capitale umano della P.a

Brunetta: “Decreto rafforza la P.a., è una ventata di modernità” | I dirigenti potranno anche essere esterni
04 GIUGNO 2021
Il ministro ha spiegato che in parlamento “tutto il governo vigilerà perché il provvedimento rimanga quello che è stato voluto dal presidente Draghi, dal governo, dalla commissione europea”

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Al termine del cdm il ministro Renato Brunetta ha annunciato l’approvazione del decreto per il capitale umano della P.a.. “Si tratta di una ventata di modernità, di novità di rafforzamento della nostra pubblica amministrazione – ha detto -. L’obiettivo è di realizzare il Pnrr, di spendere 230-40 mld nell’arco di 5 anni”.

In conferenza stampa il ministro della pubblica amministrazione ha annunciato che per “le 24mila assunzioni previste e le decine di migliaia che saranno necessarie” sarà messo in piedi “un meccanismo innovativo con standard internazionali, prevedendo delle apposite piattaforme di reclutamento. Avremo un portale con tutti i curriculum e attraverso questo portale verranno selezionati e poi messi a disposizione degli enti titolari dei progetti, perché possano sceglierli, contrattualizzare e farli lavorare con contratti a termine”. Per il portale Brunetta ha parlato di un modello Linkedin.

“Adesso il provvedimento va in parlamento, probabilmente al Senato, con l’impegno di tutto il governo unitariamente di valorizzare il provvedimento senza assalti alla diligenza, cioé senza emendamenti variamente creativi – ha proseguito Brunetta -, tutto il governo vigilerà perché il provvedimento rimanga quello che è stato voluto dal presidente Draghi, dal governo, dalla commissione europea e semmai migliori nella sua natura di decreto funzionale alla realizzazione del Pnrr”.

Il ministro ha anche annunciato lo sblocco del turn over. “Veniamo da 12 anni di blocco da turn over, il turn over ora riprenderà al 110% e in alcuni settori anche di più, come nella sanità”. Brunetta ha anche tenuto a precisare che il decreto non crea precari. “Saranno figure professionali che lavoreranno alcuni anni per lo Stato italiano – ha affermato -. Creeremo una banca delle professionalità che potrà essere usata poi con opportuni concorsi, a regime, nella pubblica amministrazione, dopo il 2026. E’ una sfida”.

Brunetta ha annunciato anche un altro provvedimento rivoluzionario nell’organizzazione della Pubblica amministrazione. “Abbiamo una Pa con dirigenza ingessata, con poca mobilità orizzontale e verticale – ha detto -. Abbiamo pensato che questa fosse la grande occasione per metterla in concorrenza con l’esterno”. “Si è scelto di reclutare dall’esterno alti livelli di dirigenza e che non ci fosse solo la progressione interna di carriera. Non abbiano nulla da temere i bravi funzionari e i dirigenti che già esistono nella P.a.. Vogliamo che la dirigenza sia rafforzata nell’osmosi con l’esterno. Sarà un mercato efficiente, non chiuso: dovrà prevalere il merito. La remunerazione dovrà essere all’altezza del mercato”.