Certificato digitale Ue per i viaggi

Covid, accordo sul certificato digitale Ue per i viaggi
20 maggio 2021 20:48

E’ arrivata la fumata bianca al negoziato tra Parlamento, Commissione e Consiglio europeo sui certificati digitali Ue per facilitare i viaggi in vista dell’estate. Nel frattempo è stata superata la soglia di 20 milioni di italiani vaccinati contro il Covid con almeno una dose, un terzo della popolazione. Oltre 9 milioni sono del tutto immunizzati.

In base all’intesa raggiunta nella serata di giovedì dalla Ue, che dovrà passare comunque al vaglio del Parlamento europeo prima di entrare in vigore il primo luglio e che sarà sul tavolo dei leader europei al vertice di lunedì e martedì, il certificato sarà disponibile sia in formato digitale sia in formato cartaceo. Attesterà se una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o ha un risultato recente di test negativo o è guarita dall’infezione.

Il Green pass resterà in vigore 12 mesi Il fatto di aver trovato un’intesa a livello Ue permetterà agli Stati membri di emettere certificati che saranno poi riconosciuti e accettati negli altri paesi dell’Unione. Il regolamento sul Green pass Ue resterà in vigore per 12 mesi. Formalmente il certificato non sarà una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio, ma consentirà comunque di spostarsi da un Paese all’altro dell’Unione senza ulteriori adempimenti.

In seguito all’adozione del Green pass i Paesi Ue non potranno più imporre ulteriori restrizioni di viaggio, come la quarantena, l’autoisolamento o i tamponi, “a meno che tali misure non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica” in risposta alla pandemia di Covid. Tenendo conto anche delle prove scientifiche disponibili, “compresi i dati epidemiologici pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc)”. Le eventuali misure restrittive dovrebbero essere comunque notificate agli altri Stati membri e alla Commissione almeno 48 ore prima di entrare in vigore.

“Abbiamo consegnato questo nuovo strumento a tempo di record per salvaguardare la libertà di movimento per tutti i cittadini”, ha commentato a caldo il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders. Dal canto suo la commissaria per la Salute Stella Kyriakides ha giudicato l’intesa “un importante passo verso il ripristino della libera circolazione dei cittadini nella massima sicurezza possibile”.

Oms preoccupato: “Continuare a evitare i viaggi internazionali” Sulla fumata bianca raggiunta al trilogo Ue pesano però le raccomandazioni del capo dell’Oms in Europa, Hans Kluge, secondo il quale “non è ancora sicuro riprendere i viaggi internazionali”, che a suo dire dovrebbero essere ancora evitati. Questo perché i progressi contro la pandemia di coronavirus rimangono “fragili”.