I sei religiosi massacrati a Casamari

I BUONI E I CATTIVI DEL 1799.

I SEI MARTIRI DI CASAMARI, RICORDATI DA PAPA FRANCESCO, SONO STATI PROCLAMATI BEATI

Mentre la cultura ufficiale continua a celebrare le invasioni francesi e napoleoniche del 1799 e del 1806 nel Regno di Napoli, il 17 aprile 2021, la Chiesa ha proclamato beati i sei religiosi massacrati dai soldati transalpini nel maggio del 1799. Simeone, Domenico, Albertino, Modesto, Zosimo e Maturino accolsero i militari in ritirata da Napoli e, in cambio, la meravigliosa abbazia fu saccheggiata e profanata e le cronache che raccontano quel massacro fanno ancora rabbrividire tra colpi di sciabola e baionette e corpi fatti a pezzi. Fu questo il 1799: altro che “libertà”.

Decine i casi di paesi distrutti, di saccheggi, di massacri e di atti anticristiani con incendi di chiese, di profanazione di santi e ostie, di violenze su religiosi e religiose. Oltre 60.000 le vittime di parte napoletana-meridionale-cristiana e borbonica in circa 5 mesi, come attestano le memorie del generale Thiebault.

Chi continua a celebrare solo repubblicani e giacobini in fondo disprezza quelle vittime e spesso (classi dirigenti, intellettuali e politici) continua a disprezzare il popolo meridionale con una continuità che mette i brividi come le cronache del tempo…

Significativo, infine, un episodio successivo: Casamari fu oggetto di violenze e saccheggi anche nel 1861 ad opera dei piemontesi che “tagliarono braccia ai Crocifissi e la testa alle immagini del S. Bambino” incendiando la farmacia, gli archivi e buona parte dell’abbazia.

E se per altre storie è complicato e inutile dire chi erano i “buoni e chi i cattivi”, in questa storia non ci sono dubbi. Non dovrebbero esserci dubbi. Anche in questo giorno di festa per quei nuovi beati.

Gennaro De Crescenzo