“Fate attenzione al bollo auto Come usare ora il condono”
17 Aprile 2021
Le nuove misure varate dal governo sul fronte fiscale riguardano anche la tassa auto. L’esperto: “Cosa fare”
Alessandro Ferro
I tecnici del servizio Bilancio del Senato sollecitano maggiori informazioni e chiarimenti sul nuovo condono fiscale introdotto con il nuovo Dl sostegni in vigore da fine marzo. Uno degli aspetti posto in evidenza nel Dossier messo a punto per il provvedimento riguarda, tra l’altro, l’operazione relativa all’annullamento automatico dei debiti fino a 5mila euro nel periodo compreso dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.
Tre tipi di condono
“I condoni saranno di tre tipi, uno dei quali già in vigore: il primo, previsto dal decreto legge del 31 marzo convertito in legge, articolo 4 comma 4, riguarda l’annullamento automatico per debiti fino a 5mila euro comprensivi di quota capitale, interessi e sanzioni. Questi debiti non devono superare quella cifra e sono affidati alla riscossione dal 2000 al 2010 ma solo per i cittadini in difficoltà economica che, nel 2019, non hanno dichiarato un reddito superiore alle 30mila euro annue. Sotto questa cifra, l’Agenzia delle Entrate li annulla in automatico”, ha spiegato a ilgiornale.it l’avvocato tributarista Guglielmo Di Giovanni dello Studio Legale Dirittissimo (tuttorottamazione@gmail.com). L’avvocato ci ha spiegato che ogni cittadino dovrà controllare con un professionista se, effettivamente, l’Agenzia delle Entrate rispetta quello che deve fare. “Sappiamo che andrà fatto ma non ancora entro quando: a quel punto sarà opportuno che i cittadini verifichino che il debito sia stato estinto”, aggiunge Di Giovanni. L’annullamento automatico vale per le cartelle che sono state affidate alla riscossione nel periodo 2000-2010: “ciò significa che tutti coloro che dovranno riscuotere soldi dal cittadino, si tratti di Comune, Regione, Inps, Inail ecc. e che si avvalgono della vecchia Equitalia, devono trasmettere il ruolo, cioè incaricare telematicamente l’Agenzia delle Entrate di riscuotere i soldi dovuti”, ci spiega l’avvocato. La norma fa riferimento proprio a questo passaggio e potranno essere annullati automaticamente tutti i debiti in relazione ai quali il Fisco è stato incaricato della riscossione in quell’arco di tempo.
Rottamazione quater, saldo e stralcio: cosa cambia
“Le altre due forme di condono non sono ancora state inserite nella normativa ma lo saranno, a mio parere, sulla base delle vecchie formule di condono”, spiega Di Giovanni. Quali sono? Stiamo parlando della rottamazione ter che diventerà rottomazione quater e del nuovo saldo e stralcio: queste due ricalcheranno, probabilmente, le formule precedenti. Indipendentemente dalle eventuali modifiche, quali saranno le caratteristiche? “Se la nuova rottamazione quater sarà uguale alla ter, comporterà lo stralcio dal carico tributario della quota delle sanzioni e degli interessi di mora. In pratica, rimarrà da pagare soltanto la quota capitale: lo sconto è collegato alle sanzioni ed agli interessi. In questo caso, però, non sarà automatico: deve essere il cittadino, tramite un professionista, a presentare l’istanza dicendo di avere il debito e volendo rottamare le cartelle desiderate”. L’Agenzia, successivamente, comunicherà al contribuente quanto dovrà pagare ed il cittadino verserà in un’unica soluzione oppure a rate, normalmente sono cinque. Lo Stato, in pratica, fa lo sconto ma pretende di essere pagato a stretto giro.
“Invece, il saldo e stralcio è ancora più vantaggioso ma la cerchia di cittadini che vi potrà aderire è ridotta, anche qui parliamo di chi si trova in difficoltà economica: il saldo e stralcio non solo comporterà un’eliminazione automatica degli interessi come la rottomazione ma, in più, ci sarà anche uno sconto sulla quota capitale in relazione all’Isee”, ci dice l’avvocato Di Giovanni. In pratica, la precedente normativa lo consentiva per i cittadini (da soli o con nucleo familiare) con Isee fino a 20mila euro. Lo sconto sarà maggiore o minore in base al grado di difficoltà: per il cittadino con Isee quasi a zero, lo sconto è fino all’80%; viceversa, chi si avvicina ai 20 mila euro avrà il 20% di sconto. “Non sappiamo ancora se il nuovo saldo e stralcio alzerà l’asticella inglobando tutti i cittadini italiani con Isee fino a 30mila euro. La mia opinione è che faranno così, sia per la situazione emergenziale che per quella economica della maggior parte della gente. Mantenere il limite a 20mila è un po’ basso”, sottolinea l’esperto.
Insomma, queste sono le tre formule di condono previste e queste rimarranno, non ne sono previste altre. Tra alcune settimane saranno approvate e pubblicate anche rottamazione quater e saldo e stralcio. Cosa si può fare, nell’attesa? “Come già detto, è bene farsi fare un estratto di ruolo aggiornato che fotografi la situazione debitoria del singolo cittadino andando allo sportello dell’Agenzia delle Entrate (anche online) oppure, se si ha la possibilità di accedere al proprio ‘cassetto fiscale’, lo può fare personalmente”. Si entra con password e Spid e si scarica l’estratto di ruolo, cioè un prospetto con le cartelle notificate negli anni: a quel punto, ci si fa affiancare da un professionista che analizza cartella per cartella il tipo di debito spiegando quale rientra e quale no. “È una cosa analitica, va fatta singolarmente”.
Cosa succede per multe e bollo auto
Un tema molto caro alla maggior parte degli italiani che possiedono un’autovettura, riguarda proprio le multe ed il bollo auto. Cosa succede? “Per le multe legate alle violazioni del codice della strada, sia le vecchie forme di condono che la nuova non prevedono l’annullamento automatico, purtroppo non rientrano – spiega l’avvocato – Se un cittadino ha avuto delle cartelle per multe sotto 5mila euro, ha un reddito sotto i 30mila e rientra nell’arco temporale, l’oggetto della cartella non rientra nel condono e non sarà annullata. Stessa cosa per le forme di rottamazione successive: né con rottamazione quater né con saldo e stralcio le contravvenzioni non saranno abbonate ma saranno da pagare”. Buone notizie, invece, per il bollo dell’auto che rientra nelle agevolazioni “perché non è una sanzione ma una tassa che spetta alla Regione, è un tributo regionale che rientra nelle forme di rottamazione”. Una tabella affinché il cittadino sappia quali sono le materie che rientrano in una o nell’altra categoria non c’è ma l’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha creato un sito molto chiaro dove, nella homepage, sintetizza l’annullamento automatico dei ruoli specificando cosa non rientra nei condoni, lo capiamo in senso negativo. Tra l’altro, si trovano varie Faq dove è tutto indicato. “È molto importante dire che rientrano nella rottomazione i contributi previdenziali, l’Irpef, l’Iva e tutte le tasse così come i contributi camerali. Multe e contravvenzioni no”, specifica Di Giovanni.
Ecco il vademecum Vademecum_covid-19
Allegato al pezzo abbiamo inserito il “Vademecum delle misure introdotte in materia di riscossione nel periodo di emergenza sanitaria Covid-19” a cura dell’Agenzia delle Entrate. Sfogliando il documento di 12 pagine datato 26 marzo 2021, si vede chiaramente quale sia l’oggetto (quindi la materia trattata), i destinatari, il periodo, la ripresa e alcune note se necessarie. “Sono 13 slide molto chiare l’ultima delle quali riassume lo stralcio dei debiti fino a 5mila euro”, aggiunge Di Giovanni. “Benissimo rottamazione, saldo e stralcio ed annullamenti automatici ma controllate per evitare che poi arrivi la notifica con le cose che non si potevano fare. Informatevi prima, verificate prima, ci sono casi in cui il cittadino rottama dei debiti, quindi li paga, anche se non li avrebbe dovuti pagare e sono soldi persi”, conclude Di Giovanni.