Memorie di guerra e brigantaggio

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Informazioni bibliografiche del Libro

Titolo del Libro: Memorie di guerra e brigantaggio. Diario inedito di un garibaldino (1860-1872)
Autori : Gaetano Ferrari Bonfantini C. (cur.)
Editore: Interlinea
Collana: Passio , Nr. 43
Data di Pubblicazione: 2011
Genere: STORIA D’EUROPA
Argomenti : Risorgimento Italia-Storia
Pagine: 161
Curatore: Bonfantini C.
ISBN-10: 888212763X
ISBN-13: 9788882127633

Memorie di guerra e brigantaggio. Diario inedito di un garibaldino (1860-1872): Un ritrovamento eccezionale: 150 anni dopo l’unità d’Italia dalle carte di una famiglia lombardo-piemontese riemerge il diario, assolutamente inedito, di un protagonista della campagna di guerra del 1860. Gaetano Ferrari prese parte come volontario garibaldino alla seconda fase della spedizione dei Mille da Milazzo al Volturno, fu poi bersagliere nella terza guerra d’indipendenza e nella campagna contro il brigantaggio in Sicilia e in Calabria. Infine fu ufficiale istruttore nella milizia territoriale torinese e brillante oratore della locale Società Reduci. Una testimonianza di notevole valore storico e al contempo un’incalzante narrazione di imprese avveneturosi, nel più autentico spirito garibaldino.

 


ANCORA SULL’ECCIDIO DI PONTELANDOLFO: DALLE MEMORIE DI UN GARIBALDINO POI BERSAGLIERE

Nella prima metà dell’agosto 1861 Pontelandolfo e Casalduni, due piccoli centri del beneventano, sono i palcoscenici di una tragedia che si svolge in tre atti, in un crescendo irrefrenabile di violenza…All’alba del 14 il colonnello Negri, alla testa di ben 500 bersaglieri, si presenta alle porte di Pontelandolfo e, una volta messi in fuga gli uomini del brigante Giordano, procedeva a mettere a ferro e fuoco il paese, letteralmente. Il fuoco veniva appiccato alle case mentre il ferro, o meglio il piombo, veniva destinato agli abitanti, sparando su di essi e uccidendone verosimilmente – nell’incertezza delle fonti – alcune centinaia (Gaetano Ferrari, Memorie di guerra e brigantaggio – diario inedito di un garibaldino (1860-1872), Edizione promossa con la collaborazione dell’istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio-Ossola “Piero Fornara” che ne custodisce l’originale, Novara 2011

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Un brano dal libro
Non potendo resistere a quelle grida strazianti, senza punto badare di sciupare la divisa nuova che indossava, mi slanciai sotto la pioggia sotto la pioggia delle pompe, entrando nel piano terra della bottega, che l’acqua arrivava sopra gli stivaletti; infilai la scala e salii fino al 2° piano in mezzo ad un denso fumo che mi impedì di continuare più oltre, trovai un finestrino sul pianerottolo, dal quale presi fiato, e quantunque vedessi sbucare delle fiamme dagli usci, feci un ultimo sforzo e rapido raggiunsi il 3° piano scottandomi le mani ai ferri delle ringhiere. Ecco d’un tratto si apre una porta la fanciulla tramortita e convulsa si getta al mio collo perché la tragga in salvo. Era malata e sola in casa, i di lei genitori erano andati alla festa. Presi fiato ed afferratale per la vita, mi accinsi a discendere, giunto al 2° mi sentiva soffocare dal fumo e dai getti d’acqua; precipitai la corsa per quelle scale in mezzo alle vampe che mi bruciarono il pennacchio, ma mancandomi il terreno, caddi con la fanciulla tra le macerie. Accorsero i pompieri, mi sollevarono con la disgraziata fanciulla ed all’uscita fui accolto dalle grida di <bravo bersagliere> da tutti gli astanti. La ragazza venne presa dai parenti, i quali mi abbracciarono piangendo, ed io mi ritirai in quartiere raccontando l’accaduto all’Ufficiale di picchetto. Per tale atto, nel quale posia repentaglio la vita, fui messo all’ordine del giorno del Reggimento, ma non ottenni alcun risarcimento per il vestiario, considerato che era fuori di prescrizione.