Svolta a destra

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In un editoriale apparso ieri, il Corriere della sera, con lo storico Ernesto Galli della Loggia, per la prima volta ha fatto una grande apertura di credito alla destra di Fratelli dā€™Italia di Giorgia Meloni, ne riconosce la piena legittimitĆ , supera le vecchie pregiudiziali sullā€™impresentabilitĆ  della destra e sulle ā€œlontane origini neofascisteā€; la distingue positivamente sia dalla Lega che da Forza Italia e la esorta a proseguire nel cammino verso una forza compiutamente conservatrice, nazionale e sociale, con un solido senso dello Stato.
Colpisce la legittimazione di FdI anche perchĆ© avviene mentre ĆØ allā€™opposizione da sola del governo Draghi, appoggiato da tutti gli altri. Una svolta a sorpresa, pur con alcune cautele di un quotidiano distinto negli ultimi tempi per aver scavalcato a sinistra la Repubblica. Ne riparleremo in modo approfondito. Qui pubblichiamo qualche battuta fugace nellā€™intervista raccolta da Federico di Bisceglie per Formiche.net šŸ‘‡
Svolta a destra
meloni galli dela loggia

In un editoriale apparso ieri, il Corriere della sera, con lo storico Ernesto Galli della Loggia, per la prima volta ha fatto una grande apertura di credito alla destra di Fratelli dā€™Italia di Giorgia Meloni, ne riconosce la piena legittimitĆ , supera le vecchie pregiudiziali sullā€™impresentabilitĆ  della destra e sulle ā€œlontane origini neofascisteā€; la distingue positivamente sia dalla Lega che da Forza Italia e la esorta a proseguire nel cammino verso una forza compiutamente conservatrice, nazionale e sociale, con un solido senso dello Stato. Colpisce la legittimazione di FdI anche perchĆ© avviene mentre ĆØ allā€™opposizione da sola del governo Draghi, appoggiato da tutti gli altri. Una svolta a sorpresa, pur con alcune cautele di un quotidiano distinto negli ultimi tempi per aver scavalcato a sinistra la Repubblica. Ne riparleremo in modo approfondito. Qui pubblichiamo qualche battuta fugace nellā€™intervista raccolta da Federico di Bisceglie per Formiche.net.

ā€œĆˆ un passo in un territorio ancora poco sondato del dibattito pubblico. Ernesto Galli della Loggia ā€œla cui onestĆ  intellettuale ĆØ fuori discussioneā€, suggella Pietrangelo Buttafuoco, riconosce, sul Corriere della Sera, in Fratelli dā€™Italia il partito di riferimento della destra conservatrice italiana. Uscendo ā€“ ed ĆØ qui la vera svolta ā€“ dallo stigma culturale che vuole da sempre affibbiata al partito guidato da Giorgia Meloni. Riferito a FdI, infatti, Della Loggia scrive a chiare lettere: ā€œNon credo lo si possa piĆ¹ considerare un partito neofascista, pur se esso viene da territori della storia che portano quel nomeā€.

ā€œSi tratta di una svolta fondamentale. Galli si ĆØ reso conto che, dopo una politica dominata dal grillismo e della sinistra, la presentabilitĆ  non ĆØ tema che riguarda solo la galassia della destraā€. Non nasconde una certa dose di piacevole stupore Marcello Veneziani, saggista, editorialista de La VeritĆ  e da sempre una delle menti piĆ¹ lucide del panorama conservatore. Secondo lui, quella ā€œdellā€™amico Galli della Loggiaā€ non ĆØ altro che ā€œunā€™implicita ammissione di sentirsi in un certo senso idealmente aderente agli ideali conservatori. La sua formazione tradisce unā€™affezione al concetto di stato sovrano, di nazioneā€.

Probabilmente si esce quindi anche dalla logica dellā€™intellettuale non di destra che dice alla destra che cosa essa deve effettivamente essere. Anzi, nelle parole dellā€™editorialista del Corsera, Veneziani ravvede ā€œUna forma di investitura a Fratelli dā€™Italia ad essere il partito della ā€œdestra conservatrice in senso ampioā€. Non ĆØ tuttavia un ragionamento campato in aria, nĆ© tantomeno una piaggeria alla Meloni quello di Galli. ā€œĆˆ invece una presa di coscienza, determinata anche dal fatto che la leader di Fratelli dā€™Italia ha avuto un grande riconoscimento sovranazionale, diventando la leader (donna) del gruppo dei conservatori europeiā€.

Oltre a questo ā€“ passaggio sicuramente cruciale per la credibilitĆ  extra Stivale di Fratelli dā€™Italia ā€“ Veneziani sostiene che della Loggia infondo apprezzi ā€œla grande coerenza che ha da sempre caratterizzato lā€™azione politica di Giorgia Meloniā€, anche nel solco di una storia che riporta alla tradizione ā€œvalori e ideali della destraā€ sociale e nazionale, storica. Differentemente da quello che ĆØ diventata la cifra ā€œultra liberista di Forza Italia e del suo leaderā€. E qui arriviamo alla necessitĆ  di perfezionare il percorso di Fratelli dā€™Italia in autentica forza politica conservatrice tout court.

ā€œEssere conservatori ā€“ afferma il saggista ā€“ non significa essere acquiescenti rispetto lā€™Europa. Vuol dire credere nello stato nazionale, non cedere al liberismo tecnocratico. Ora, lo sforzo maggiore ĆØ quello di riuscire a creare una classe politica e un ceto di rappresentanza in grado di portare avanti e interpretare lā€™ascesa che il partito sta registrando in questi ultimi mesiā€. Da solo allā€™opposizione di un governissimo che ha messo dā€™accordo dem, grillini e leghisti. Qui sā€™inserisce anche lā€™analisi consegnata da Guido Crosetto a Libero proprio questa mattina. Nellā€™intervista a Pietro Senaldi, il coordinatore di Fratelli dā€™Italia prevede un picco di consensi, fino a lambire percentuali record del 25%.

ā€œĆˆ unā€™ipotesi assolutamente verosimile quella che fa Crosetto ā€“ riconosce Veneziani ā€“ anche se, per larga parte, si tratterĆ  di un travaso di voti dalla Lega verso Fratelli dā€™Italiaā€. Probabilmente perĆ², il passaggio dellā€™editoriale di Galli che sta piĆ¹ a cuore a Veneziani ĆØ quello in cui si parla della Carta Costituzionale. ā€œQuanto a suo (di Fratelli dā€™Italia) rispetto delle regole della democrazia fissate dalla Costituzione, mi sembra che non possano esserci dubbiā€. TuttalpiĆ¹, FdI ā€œnon condivide il pervasivo afflato progressistaā€ e lā€™uso ideologico che si ĆØ fatto del patriottismo della Costituzione. CosƬ come accadeva, scrive Galli, per Malagodi e Salvemini. Un passo molto importante.