“Santi, briganti, passanti”

Comunicato stampa

 Santi, briganti, passanti (Storia di gente comune e di gente non comune) di Salvatore Di Gigli,

Kinetés edizioni, pp 187, 14,30€

 “Santi, briganti, passanti” sono otto racconti brevi, che zoomano su argomenti vari. C’è il passato remoto di ascendenza biblica, vedi: Lazzaro risorge o Ezechia e potrebbe bastare questo semplice ma folgorante inizio per capirne il tono: “Vuoi che ti racconti una storia? Il vecchio Ezechia non si faceva pregare molto, quando noi ragazzi gli chiedevamo di narrarci delle sue fantastiche avventure, ma quel giorno la storia che inventò fu particolarmente bella […]”

Ci sono poi alcuni racconti più legati al lavoro di Salvatore Di Gigli che narrano sistemi di sicurezza o di rapine sventate, ma non mancano neppure storie di brigantesse, vedi quella di Michelina De Cesare definita da Antonio Veneziani “un racconto che andrebbe letto e studiato nelle scuole di scrittura.”

I racconti di Di Gigli vanno letti lentamente, soprattutto quando si giunge alle ultime righe. Queste possono trasformare, non solo il valore intrinseco in tutto il narrato, ma persino l’aura che lo avvolge.

Due parole vanno dette a proposito del racconto: “Abbandono”, vincitore del Premio letterario internazionale Antica-Pyrgos, che ha poi originato la pubblicazione dell’intero volume. “Abbandono” racconta una normale, ma non troppo, storia d’amore e di abbandono. Dolce, crudele, smagata. Antonella Rizzo, nella nota introduttiva, scrive: “[…] lo scrittore non conosce né pudore né senso della morale nel senso borghese del termine quando è chiamato a rappresentare e a nominare il concetto di realtà attraverso l’uso del linguaggio. Il libro di Salvatore Di Gigli rappresenta un esercizio di scrittura vera e consapevole attraverso epoche e situazioni e ci regala spaccati di realtà surreali o prosaici dimostrando che la natura umana può riscattare la sua condizione o rimanere fatalmente incastrata nell’arco di un respiro”.

 

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gigli

 

Salvatore Di Gigli nasce a Sezze (LT) nel 1956. Collabora per oltre trent’anni con primarie imprese nazionali operanti nell’ambito della sicurezza elettronica. Attualmente funzionario presso un primario Istituto di Vigilanza privata. Nel 1994 pubblica all’interno   della rivista specializzata «Antifurto», mensile edito da EPC Srl di Roma, il suo primo articolo impostato in forma di racconto breve (tech-sit-com), di procedure tecnico-installative: il format riscuote un significativo successo, tanto che al primo ne seguiranno altri 80. Nel 2012 pubblica il suo primo romanzo, “Testimoni Oculari”. Nel 2016 “Il Vangelo maledetto” (premio “Scrittori con Gusto” dell’Accademia Res Aulica di Bologna). Nel 2018 pubblica “L’innocenza depredata”, noir psicologico che affronta il problema della sessualità in ambito religioso.