Pensioni, arriva il ricalcolo

Pensioni, arriva il ricalcolo: ecco le 3 novità sull’assegno

Tra rivalutazioni, ricalcoli dell’Irpef e addizionali cambiano gli importi sul cedolino. Cosa fare e cosa controllare a fine mese
Federico Garau – Mar, 09/02/2021

Come confermato dall’Inps, il pagamento delle pensioni di marzo verrà anticipato a fine febbraio, anche se per i diretti interessati saranno presenti delle novità in grado di modificare al ribasso il netto degli importi sul cedolino.

Una doverosa premessa va fatta sulla scarsa chiarezza circa la mini riforma delle pensioni inclusa all’interno delle legge di Bilancio 2021, nella quale pare proprio certo non trovar posto la tanto attesa rivalutazione. La nuova ed ennesima proroga non lascia ben presagire in tal senso. Pertanto pare ormai certo che l’adeguamento al costo della vita, di solito applicato ad inizio anno nuovo, non verrà effettuato nel calcolo degli assegni pensionistici: questo a causa della diminuzione dei prezzi al consumo registrata dall’Istat nel 2020.

Come anticipato, nelle pensioni di marzo saranno tre gli elementi che potranno produrre delle significative variazioni in negativo sull’importo netto dei cedolini.

Il primo sarà ovviamente il prelievo fiscale: questo perchè nel mese di marzo, oltre all’Irpef ed alle addizionali 2020 che si versano a partire dall’inizio dell’anno (addizionale regionale 2020, saldo addizionale comunale 2020), si registrerà anche la trattenuta dovuta all’acconto dell’addizionale comunale per l’anno 2021, la prima delle nove rate previste.

Il secondo elemento, che non riguarderà comunque tutti i contribuenti, è rappresentato dal ricalcolo dell’Irpef per l’anno 2020. Per questo motivo, ad essere interessati dal punto in esame saranno esclusivamente i pensionati che hanno percepito introiti da ulteriori fonti di reddito (ovviamente soggette a tassazione) al di fuori del solo assegno pensionistico. Qualora si venga a verificare tale eventualità, il ricalcolo dell’Irpef produrrà un conguaglio negativo: la trattenuta tiene conto della dichiarazione dei redditi presentata, incrociando i dati dell’Agenzia delle Entrate o verificando quanto dichiarato nel modello Red. L’Inps opera come sostituto d’imposta, effettuando i relativi conguagli per il recupero sul rateo del mese di marzo, fino a capienza.

Marzo è comunque anche il mese in cui vengono rimborsati eventuali crediti di imposta relativi all’anno precedente: dunque nel caso in cui si siano eventualmente versate tasse superiori al dovuto, il credito viene rifondato insieme alla pensione di marzo.

Per poter tenere sotto controllo tutte le voci necessarie a valutare la correttezza delle operazioni effettuate sul proprio assegno sarà possibile per i contribuenti consultare il proprio cedolino attraverso il portale web dell’Inps o, novità di quest’anno, tramite posta elettronica.