Ecco come può cambiare lo stipendio degli statali
Nel Recovery Plan si fa riferimento alla “citizen satisfaction”, per valutare la quale verrebbero utilizzati i tanto contestati social network
Federico Garau – Mer, 13/01/2021
Sul fronte del governo, già particolarmente caldo in queste ore, si potrebbero registrare ulteriori elementi di agitazione a causa delle reazioni che di certo seguiranno alle modifiche in previsione nel Recovery Plan per quanto concerne la pubblica amministrazione .
Una situazione in generale di certo non serena, vista la questione irrisolta del rinnovo contrattuale del pubblico impiego, ma che potrebbe ulteriormente esacerbarsi a causa della messa in discussione della retribuzione dei dipendenti pubblici. È in arrivo infatti, si legge nel testo del Recovery Plan in merito al tema riportato da “Il Messaggero”, “un nuovo modello di lavoro pubblico”. Nello specifico si fa riferimento a modifiche di carattere retributivo da attuare “attraverso strumenti normativi e contrattuali, con valutazione e remunerazione basate sul risultato”. L’obiettivo dichiarato sarebbe quindi quello di pagare di più i dipendenti pubblici sulla base dei risultati ottenuti. Ma in che modo questi risultati potranno essere vagliabili stabilendo dei parametri di valutazione oggettiva? La risposta a questa domanda può togliere tranquillamente il sonno a tanti, dato che l’idea a monte dell’esecutivo sarebbe quella di utilizzare i social network, strumenti non certo cristallini né particolarmente “super partes”.
Dei tentativi in tal senso erano già stati effettuati in passato anche da altre legislature. Quando era stato Renato Brunetta a dirigere il ministero della Funzione pubblica venne teorizzato il tema della valutazione tramite emoticon. Quella col sorrisino significava un bel pollice alto per l’ufficio pubblico in esame, quella col broncino invece un “dislike”. Ma la “modernità” ha portato alla ribalta ora i social media, sempre più utilizzati. Quindi sarebbe da stabilire anche un nuovo ruolo a riguardo, vale a dire quello di chi si dovrebbe occupare di verificare il gradimento dei vari uffici pubblici ed interagire coi dirigenti degli stessi e col sistema di valutazione dei risultati. Cioè una sorta di “data analist”. Via quindi gli scatti di anzianità di servizio, per cui ad essere premiati sono quanti abbiano alle loro spalle più anni di esperienza nel settore di propria competenza. Restavano nella Pa solo le cosiddette “progressioni orizzontali”, cioè il diritto ad ottenere maggiori compensi per le stesse mansioni. La Corte di cassazione ha invece stabilito che neppure tali progressioni possano essere motivate dall’anzianità di servizio (dando una spallata definitiva agli scatti) ma che dovrebbero essere legate ai meriti. Ecco perché nel testo del Recovery Plan si parla, in inglese per essere evidentemente più “moderni” e filoeuropeisti, di”citizen satisfaction”, ovvero di “soddisfazione del cittadino”.
I sindacati comunque, già sul piede di guerra a causa dell’ancora atteso rinnovo contrattuale, sono pronti a dare battaglia al ministro della Pa Fabiana Dadone.