Omosessualità vaticana

Omosessualità vaticana

vaticano-gay-300x169È tutta questione di… ritorno alle origini.

Partiamo dalla lettura di queste considerazioni.(Gesuiti choc sugli omosessuali: “È un dono di Dio averli tra noi”-Un’associazione che si ispira ai gesuiti, nel sostenere i “nuovi diritti”, afferma che l’omosessualità è un “dono di Dio”. La Chiesa verso la rivoluzione
Francesco Boezi – Sab, 05/12/2020 La Chiesa cattolica vive un fase di dibattito interno, e qualcosa della dottrina, anche nel rapporto tra Catechismo ed omosessualità, sembra mutare sulla scia del progresso.

E i gesuiti sono spesso in prima linea quando c’è in gioco l’evoluzione. Questa ennesima apertura non proviene in modo diretto dall’Ordine, ma dalla Cvx, ossia dalla Comunità di Vita Cristiana. Non è stato il lato italiano ad esporsi, ma quello spagnolo, dove la discussione sulle unioni civili si è più o meno risolta con una vittoria definitiva dei favorevoli.https://www.ilgiornale.it/news/cronache/i-gesuiti-choc-sullomosessualit-dono-dio-1907760.html)

Il tema è senza dubbio antico e contemporaneo, come è antico e contemporaneo l’Uomo. Sì, in effetti stiamo parlando di persone, con i loro affetti, desideri, passioni, sogni, professioni e mondi interiori. In questo, tutti siamo uguali, indipendentemente dalle nostre preferenze sessuali, siano esse prevalenti oppure esclusive, come ci insegna la sessuologia contemporanea.

Sappiamo anche quale ruolo normativo ha svolto il Vecchio Testamento per il Popolo di Israele, come del tormento che San Paolo ha vissuto nel corso della sua vita con la dimensione carnale della sua personalità.

E sappiamo anche, quantomeno coloro che credono nel Cristo, che siamo tutti figli del Padre, mentre non conosciamo il mistero profondo della nostra funzione esistenziale nell’ambito di questo rapporto. Voglio dire che il nostro essere figli dipende da una creazione della quale siamo inconsapevolmente partecipi, almeno nel suo significato profondo, ma possiamo esercitare il nostro libero arbitrio solo all’interno dei luoghi in cui le nostre scelte sono possibili.

vaticano-gay_01-300x182 beneBene, sulla base di questi presupposti, personalmente ritengo che la dimensione affettiva, che spesso confondiamo per prurigine con quella sessuale, faccia parte di un mistero stabilito sin dalla creazione, al quale possiamo solo adeguare la nostra volontà. Certo, questo adattamento volitivo al mistero della nostra affettività può essere gestito, proprio per libera e consapevole scelta, all’interno di un equilibrato atteggiamento relazionale. In altre parole, possiamo spesso scegliere il modo con cui amare, ma non certo in assoluto chi amare (e non mi riferisco alle patologie mentali conclamate, come la pedofilia e l’incesto).

Ecco perché, rispetto a questo tema, mi sento di essere moderatamente progressista, perché la salvezza avverrà per le opere, in nome di una caritas e di una pietas che si esprimono nei comportamenti verso tutta l’umanità. La frase di Papa Francesco “Chi sono io per giudicare“, diventata famosa, penso debba essere intesa nel modo in cui ho cercato di spiegare qui.

Nonostante le strumentalizzazioni legate al potere temporale tanto caro a molti cardinali oltre Tevere, penso che saremo giudicati molto più per le nostre intenzioni, che per le nostre reali azioni.

gay-flag-vatican-300x150 solo inSolo in questo modo, secondo me, acquista significato e importanza il concetto di misericordia, ossia la capacità di trattenere nel nostro cuore la miseria del cuore di tutti.

Ed ognuno di noi è misero.

 

 

alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).