Come ingannare i social

Come ingannare i social che ci invadono

Nel campo della comunicazione, dell’informazione dei consumi attraverso il web, si sono formate delle spaventose concentrazioni di potere come non sono mai esistite nel passato.
Francesco Alberoni – Dom, 04/10/2020

Nel campo della comunicazione, dell’informazione dei consumi attraverso il web, si sono formate delle spaventose concentrazioni di potere come non sono mai esistite nel passato.

Ne abbiamo un esempio in Amazon, un monopolio sovranazionale che vince e assorbe tutta la concorrenza perché dà un servizio perfetto e perché è a conoscenza degli interessi, delle preferenze, dei gusti di tutti i suoi potenziali consumatori. Può fare offerte differenziate a ciascuno di loro in base ai loro gusti e poi offrire loro il miglior servizio possibile. E questo vale, anche se in forma diversa, per Facebook, Instagram, Twitter, Google. E vale anche in campo economico-finanziario, dove solo pochi grandi poteri possono controllare le forze del mercato.

Possono farlo perché plasmano l’opinione pubblica, indicano le mete, censurano ciò che non piace loro. Hanno quindi un potere che in massima parte non è ottenuto attraverso imposizioni, ma attraverso il consenso di coloro che utilizzano i loro servizi. Etienne de la Boetie l’aveva descritto nel suo famoso libro La servitù volontaria ma nessuna società l’ha mai realizzata in modo cosi trasparente. Noi dipendiamo da queste potenze come dei drogati, sappiamo che il loro fine è farci consumare, sappiamo che i messaggi che ci scambiamo sono in buona parte compulsivi. Ma, per restare nell’ambito della comunicazione, non riusciamo a resistere alla tentazione di rispondere a un whatsapp, ad un messaggio, a una e-mail, ad una telefonata.

Con ogni nostro clic impulsivo noi diamo le nostre informazioni personali a questi colossi, che poi le utilizzano per guidarci perché ci conoscono sotto ogni aspetto e ci fanno trovare solo le cose che sanno che preferiamo, ma nello stesso tempo ci portano dove vogliono. E questo avviene anche in politica, dove alla fine vince chi ha i mezzi per controllare gli investimenti economici e sul piano culturale di imbottirci la testa delle loro credenze. È molto difficile resistere a questo potere che ti prende dal di dentro. Eppure qualcosa si può fare: assumere un atteggiamento di sospetto, di diffidenza, non rispondere sempre alle loro domande, non accettare ciò che ci offrono, rinunciare a comperare da loro. Ingannarli.