Premio “Logistico 2015” all’azienda “Easy Cloud”

Premio “Logistico 2015” all’azienda “Easy Cloud” per il software “Web Container”

Se “Assologistica” ha assegnato il premio “Logistico 2015” a un’azienda del Sud, c’è poco da meravigliarsi, anzi per niente se ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento è l’azienda sannita di Pontelandolfo “Easy Cloud”, a dimostrazione che anche dalle nostre parti i giovani sanno guardare oltre e impegnarsi in prima persona a cambiare le cose con approccio nuovo, guardando alle nuove tecnologie e a non vedere più il classico posto fisso come la meta lavorativa più ambita. “Easy Could” del Ceo (Chief Executive Officer) Michele Perugini è una start-up giovane di giovani, venti validi elementi tra ragazzi e ragazze di qualificata professionalità e maturata esperienza nelle progettualità multimediali, per una età media di circa trent’anni. Nasce nel 2013, su iniziativa di un gruppo di tecnici, giovani naturalmente, che “hanno sviluppato l’idea dei servizi digitali cloud oriented per applicazioni logistiche”. Il premio Logistico 2015 è andato appannaggio di “Easy Cloud” per la piattaforma “Web Container”, “un software – ci dicono – che sottoforma di piattaforma applicativa dedicata, integra diverse tecnologie e traccia in tempo reale il viaggio dei container e delle merci dal centro di carico (porto di partenza) al magazzino di logistica sfruttando i dati della localizzazione navale, aerea e terrestre. In pratica – ci viene spiegato tecnicamente -, la piattaforma raccoglie le informazioni da diverse fonti e mostra su mappa la posizione in real time e il percorso effettuato monitorandone lo stato del viaggio stesso, lo confronta con la pianificazione e segnala eventuali non conformità. Il vantaggio principale di “Web Container” – ci danno infine contezza – è la riduzione del transit time complessivo grazie all’ottimizzazione delle attività allo sbarco e delle attività correlate”. I ragazzi di “Easy Cloud” hanno accolto la notizia del premio con grande soddisfazione, nella consapevolezza di aver lavorato bene e di produrre una spinta ancora più energica e decisa all’innovazione per aprire nuove frontiere occupazionali di prestigio anche nelle piccole e bisognose realtà come può essere Pontelandolfo.

Gabriele Palladino