Lo stretto di Barba
Lo stretto di Barba (foto1) è una gola, ubicata sul confine tra il comune di Ceppaloni in provincia di Benevento e il comune di Chianche in provincia di Avellino, che si è originato grazie all’ azione erosiva provocata delle acque del fiume Sabato. Di questo stretto si legge per la prima volta in un polveroso libro del 1272, strictum Balbe. La parola Valva o Balba, divenuta Barba ne XVIII secolo, è riconducibile alle valve di una conchiglia e ciò per l’aspetto della gola dalle ripide pareti rocciose.
Più a monte, sul versante di sinistra sorgeva Balba, un antico abitato con un castello che dominava il sottostante stretto. Costeggiava lo stretto di Barba un’antica strada romana chiamata Antiqua Maiore, che conduceva da Benevento a Salerno passando per Avellino.
Una versione della leggenda delle Streghe di Benevento pone presso lo stretto di Barba il luogo ove si trovava il noce di Benevento, sotto il quale le streghe praticavano i loro riti. Secondo il Piperno, invece, il noce si trovava a due miglia dalla Città, presso la località detta di Santa Colomba, sempre vicino al fiume Sabato. Tali leggende affondano le loro radici nei rituali che compivano i longobardi sotto un albero sacro che poi secondo la tradizione venne sradicato da San Barbato vescovo di Benevento .(Foto 2 e 3)
Sulla strada, nelle vicinanze dello Stretto,nella frazione di Chianchetelle, troviamo la cappella della Madonna della Pietà, costruita ne XVI secolo. (Foto 4 e 5)
Nello Pinto