Celebrazioni delle esequie dal 4 maggio

Mascherine e termoscanner: ecco come cambiano i funerali

Le cerimonie dovranno svolgersi in un tempo contenuto. Non potrà partecipare chi avrà una temperatura corporea superiore ai 37,5°C
Luca Sablone – Gio, 30/04/2020 

Controlli stringenti e norme più rigide in vista delle celebrazioni delle esequie che partiranno da lunedì prossimo: è questo quanto previsto dalle disposizioni che portano la firma di monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei.

Nella nota complementare della Conferenza episcopale italiana al testo del Ministero dell’Interno si legge una serie di misure da intraprendere per un sicuro svolgimento dei funerali, “nel rispetto della normativa sanitaria e delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2”. Prima dell’accesso in chiesa dei partecipanti alle esequie funebri bisognerà garantire la presenza di un addetto alla sicurezza che si occupi di rilevare la temperatura corporea “attraverso un termometro digitale o un termoscanner”, anche per quanto riguarda le celebrazioni all’aperto. Non potrà partecipare chi avrà un temperatura corporea superiore ai 37,5°C.

La Cei ha inoltre indicato che in occasione della distribuzione della Comunione eucaristica si dovranno evitare spostamenti: “Sia il celebrante a recarsi ai posti, dove i fedeli – al massimo quindici – sono disposti nel rispetto della distanza sanitaria”. Il sacerdote dovrà essere dotato di una mascherina, dovrà avere cura di coprirsi naso e bocca e di rispettare una adeguata distanza di sicurezza con le varie persone: “La distribuzione dell’Eucarestia avvenga dopo che il celebrante abbia curato l’igiene delle proprie mani”. L’ostia verrà offerta “porgendola sulle mani dei fedeli, senza venire a contatto fisico con esse”.
La sanificazione

Nell’ambito della sanificazione la chiesa dovrà essere igienizzata regolarmente “mediante pulizia delle superfici e degli arredi con idonei detergenti ad azione antisettica”. Al termine di ogni celebrazione si dovrà favorire il ricambio dell’aria. Qualora dovessero essere presenti “spazi idonei, contigui alla chiesa”, sarebbe consigliabile effettuare i funerali all’aperto, rispettando ovviamente tutte le distanze di sicurezza e le altre indicazioni del caso. Va considerata anche la possibilità di celebrare le esequie funebri “all’aperto nelle aree cimiteriali dove vi sia la possibilità di mantenere un adeguato distanziamento fisico”. I fedeli dovranno essere messi al corrente di tutte le disposizioni di sicurezza indicate sia attraverso i canali di comunicazione dell’Autorità ecclesiastica competente “sia affiggendo all’ingresso della chiesa stessa appositi cartelli informativi”.

Il Ministero dell’Interno ha inviato ai prefetti le prime specifiche in merito alle cerimonie funebri: esse dovranno essere svolte in un tempo contenuto. I fedeli, una volta terminato il funerale, dovranno allontanarsi evitando assembramenti e cortei di accompagnamento del feretro. Il Viminale ha infine ribadito la necessità per i partecipanti di indossare i dispostivi di protezione personale.

 

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