Una poesia che parla del virus Covid 19

Anche la didattica a distanza ha i suoi fiori all’occhiello.

L’insegnante chiede alle allieve ed agli allievi della III media dove insegna, a Viterbo, di scrivere una poesia che parli del virus Covid 19. Come riferimento di composizione poetica indica agli studenti la “Pioggia nel Pineto” di Gabriele D’annunzio.

Ecco un esempio di cosa la fantasia di Edoardo è riuscita a dare, a chi legge i suoi versi.

Viterbo-deserta_390-min

Tace/la strada
Tace,
la strada,
tace il traffico
che era sempre presente,
tace il cortile
prima di entrare in classe
ora, immersa nel vuoto e nel silenzio
come tutte le cose.
Tace la nostra allegria
che riesploderà come un fuoco d’artificio,
tace il mondo
che in silenzio patisce.
Tutto tace
durante questa pandemia.

Ascolta,
tendi l’orecchio in questo cupo silenzio
ornato di fiori appena sbocciati
e uccelli cinguettanti.
Ascolta,
le persone più fragili,
ascolta le persone in difficoltà,
il grido d’aiuto delle migliaia di infermieri
che chiedono riposo,
perché stremati.
Ascolta insegnanti e familiari
che ti rassicurano
dicendo che tutto finirà
e torneremo a sorridere e abbracciarci.
Ascoltiamo, per comprendere meglio
le povere anime
piene di dolore,
Ascoltiamo,
con il cuore.

Noi tutti insieme
dobbiamo soprattutto ascoltare
ciò che tace.

Autore: Edoardo Mazzoli 19 aprile 2020 – Studente di III media
https://www.unoetre.it/creativita/poesie/item/8192-la-musica-due.html