Cig, bonus e sussidi: ecco chi può averli e come chiederli all’Inps
Il decreto Cura Italia, oltre a blindare il Paese per difenderlo dalla pandemia di coronavirus, ha previsto alcune misure a sostegno di aziende, a lavoratori e famiglia: ecco le circolari dell’Inps su cassa integrazione, bonus 600 euro, congedo parentale e bonus baby sitter
Fabio Franchini – Mer, 01/04/2020
Cassa integrazione, bonus 600 euro Inps, bonus baby sitter e congedo parentale straordinario.
Sono queste le ultime quattro novità, nonché misure a sostegno delle aziende e delle famiglie italiane, previste dal decreto Cura Italia, che oltre a blindare il Paese per difenderlo dalla pandemia di coronavirus, cerca di aiutare l’economia (anche quella domestica) e il mercato del lavoro. Insomma, Cig, bonus e sussidi: chi rientra nei requisiti, può fare richiesta per ottenerli. A tal proposito, onde evitare errori o fraintendimenti, il nostro consiglio è quello di recarsi sul sito istituzionale dell’Inps e reperire le circolari 44/2020, 45/2020, 47/2020 e 49/2020, con le quali l’Istituto nazionale della revidenza sociale fornisce agli utenti il quadro dei requisiti necessari e delle modalità di accesso alle misure di sostegno contenute nel Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 (il Cura Italia, appunto). Procediamo con ordine e vediamo come fare.
BONUS 600 EURO INPS
Si tratta di un servizio previsto dall’Inps con la circolare numero 49 del 2020 e che istituisce un’indennità di 600 euro per tutti i lavoratori autonomi come le partite Iva. Peraltro proprio oggi, mercoledì 1 aprile, è il primo giorno possibile per inoltrare le richieste all’ente, ma l’accesso dal portale sta dando più di qualche problema, già a partire dalla tarda serata di ieri, allo scoccare della mezzanotte di martedì 31 marzo.
Sito in tilt a parte, si può fare domande accedendo al sito Inps con le proprie credenziali – Spid o Pin – oppure contattando il Contact center (803 164 da rete fissa oppure al numero 06 164164 da rete mobile), o i patronati, ma solo se si rientra in una di queste tipologie: i lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e coltivatori diretti), i liberi professionisti non iscritti a casse di previdenza obbligatoria, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo.
CASSA INTEGRAZIONE
La circolare numero 47 del 2020 dell’Inps regole l’accesso per le aziende al trattamento ordinario di Cassa integrazione guadagni (Cigo), all’assegno ordinario e alla Cassa integrazione in deroga, il tutto con causale “COVID 19 nazionale”.
Per la concessione della Cigo e dell’assegno ordinario non sarà necessario dimostrare la non imputabilità e la temporaneità dell’evento né comunicare la data di ripresa della normale attività, così come non è richiesta alcuna relazione tecnica e non è necessario compilare la scheda causale.
La Cigo e l’assegno ordinario potranno avere durata massima di 9 settimane per periodi che vanno dal 23 febbraio al 31 agosto 2020. I lavoratori per i quali si chiede l’erogazione del servizio devono essere già dipendenti dell’azienda alla data del 23 febbraio 2020.
Per quanto concerne i datori di lavoro del settore privato che non possono accedere agli strumenti ordinari di cassa integrazione, è previsto che le regioni e le province autonome possano riconoscere trattamenti di Cassa integrazione salariale in deroga, per il periodo di sospensione del rapporto di lavoro e per la durata massima di nove settimane. Per le aziende plurilocalizzate che non possono accedere agli strumenti ordinari di cassa integrazione e che hanno unità produttive ubicate in cinque o più Regioni, la domanda di cassa integrazione in deroga deve essere autorizzata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
CONGEDO PARENTALE STRAORDINARIO
Del congedo parentale straordinario vi avevamo già dato notizia con il nostro speciale #Antivirus. Si tratta di un’opportunità data ai genitori-lavoratori di ottenere 15 giorni di congedo anche al 50% dello stipendio, per badare ai figli con meno di 12 anni. Ma vi sono anche altre casistiche, e altri paletti, per usufruire del servizio messo a disposizione dall’Inps con la circolare 45/2020.
Il congedo parentale straordinario è concesso anche agli affidatari e ai genitori di figli disabili di qualsiasi età, è fruibile in modo unico o spezzettato ed è fruibile sia da dipendenti pubblici sia privati e autonomi (cambierà, però, in questo caso, la modalità della domanda). Ricordiamo come il congedo non possa venire richiesto se una famiglia ha uno dei due genitori disoccupati, se uno dei due prende la disoccupazione o il reddito di cittadinanza, e se è già stata avanzata richiesta per il bonus baby sitter.
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BONUS BABY SITTER
Dicevamo appunto del bonus baby sitter. Bene, l’agevolazione previsto dal decreto Cura Italia è stata recepita dall’Inps con la circolare 44/2020. Si tratta, in soldoni, di un voucher da 600 a vantaggio delle famiglie, che possono così utilizzarlo per richiedere il servizio di baby sitting. E da oggi, così come l’indennità di 600 euro per gli autonomi, è possibile richiederlo all’Inps.
Il buono è destinato solo alle famiglie per l’assistenza e la sorveglianza dei figli di età non superiore ai 12 anni e, come scritto dall’Inps stesso, “viene riconosciuto, per un importo fino a 1.000 euro, anche ai lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori sociosanitari, nonché al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria causa pandemia di coronavirus”.
Le domande vengono prese in considerazione in ordine cronologico e fino all’esaurimento dei fondi complessivamente stanziati e destinati alla misura agevolativa. Le domande per ottenere il voucher, potranno essere presentate tramite: applicazione web online disponibile su portale istituzionale Inps (questo il percorso da seguire sul sit: Prestazioni e servizi > Tutti i servizi > Domande per Prestazioni a sostegno del reddito > Bonus servizi di baby sitting); contact center integrato (al numero verde 803.164 gratuito da rete fissa, o al numero 06 164.164 da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante); patronati e attraverso i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.